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Luca Varani uciso da Manuel Foffo e Marco Prato

Omicidio Luca Varani, la madre di Manuel Foffo: “Credo alle parole di mio figlio”

Per la prima volta parla Daniela Pallotta, la madre di Manuel Foffo che con Marco Prato lo scorso 3 marzo ha brutalmente assassinato Luca Varani. La donna al momento dell’omicidio si trovava al piano inferiore dell’appartamento di viale Igino Giordani.
A cura di Va.Re.
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Ad un mese e mezzo dall'omicidio del 22enne Luca Varani che ha scosso la capitale, ha deciso di parlare Daniela Pallotto. la madre di Manuel Foffo. Il figlio si è autoaccusato del brutale omicidio, arrivato al culmine di due giorni a base di alcol e droga, assieme a Marco Prato. Sulle colonne de la Repubblica la donna, che abita proprio sotto l'appartamento dove si è consumato l'omicidio in via Igino Giordani, nel quartiere di Colli Aniene a Roma, racconta la sua versione dei fatti: spiega di non aver mai dato degli stracci e dei detersivi a Manuel il giorno dopo l'omicidio, come emerso fino ad ora,  e conferma di non aver sentito nulla quella maledetta notte del 3 marzo.

La donna racconta di aver visto il figlio in carcere: "L'ho visto sofferente. Non mi ha raccontato niente di quello che si è detto con i carabinieri. Con me ha voluto parlare della sua infanzia. Abbiamo ripercorso insieme alcuni ricordi". Si tiene lontana dai riflettori, a differenza del padre di Manuel, Valter Foffo, che a poche ore dall'arresto del figlio si trovava nel salotto di Porta a Porta e non si risparmia in commenti e interviste. Eppure la descrizione di un figlio modello non si discosta poi tanto.

E proprio del rapporto tra Manuel e il padre, che il 28enne ha detto di aver desiderato uccidere, la donna ribadisce di non sapere nulla: "No, non mi ha detto niente. Non conosco il rapporto di mio figlio con il padre. Con mio marito ci siamo separati con tante difficoltà. Io non vado in giro a descrivere com'era Manuel in quelle ore. Non sono stata mai stata una mamma invadente".

Ma soprattutto Daniela Pallotta dice di credere al figlio:

Io credo a Manuel, alla sua onestà e alla sua sincerità. Tutto quello che ho sentito mi sembra anomalo, impossibile. Ho sempre visto mio figlio come un ragazzo maturo e responsabile per l'età che ha. Dentro di me non riesco ancora a elaborare quello che è successo sopra la mia testa.

E ancora ribadisce nel corso dell'intervista la fiducia nel figlio ora processo, confermando di non volergli far mancare il suo appoggio:

Ci sono sempre stata per lui e ci sarò se mi chiederà aiuto. Ho una verità dentro di me che mi dice che quello che è accaduto è solo un'assurdità

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