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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Omicidio Luca Sacchi, fissato per mercoledì 4 dicembre l’interrogatorio di Anastasiya

Anastasiya Kylemnyk, fidanzata di Luca Sacchi, ora sottoposta ad obbligo di firma, mercoledì 4 dicembre dovrà presentarsi davanti al giudice delle indagini preliminari e rispondere alle sue domande. Tanti infatti i quesiti rimasti ancora irrisolti sull’omicidio del giovane personal trainer. La baby sitter avrebbe gestito l’affare di droga.
A cura di Alessia Rabbai
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Anastasiya, la fidanzata di Luca Sacchi
Anastasiya, la fidanzata di Luca Sacchi
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È fissato per mercoledì 4 dicembre l'interrogatorio di garanzia di Anastasiya Kylemnyk, indagata per tentato acquisto di droga nella vicenda dell'omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer ventiquattrenne ucciso da un colpo di pistola sparato alla testa davanti al John cabot pub all'Appio la sera del 23 ottobre scorso. La baby sitter ucraina fidanzata della giovane vittima, ora sottoposta ad obbligo di firma, dovrà presentarsi davanti al giudice delle indagini preliminari e rispondere alle sue domande. Tanti infatti i quesiti rimasti ancora irrisolti e che sicuramente il gip Costantino De Robbio porrà alla ragazza. Primo tra tutti la provenienza dei 70mila euro contenuti nel suo zainetto sottratti durante la rapina da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due pusher di Casal Monastero che tradendo lo scambio in programma, hanno architettato un piano per portarsi via il denaro pattuito nella compravendita di ben 15 chili di marijuana. Secondo gli inquirenti che indagano sul caso, a procurare i soldi ad Anastasiya e a Giovanni Princi, l'amico di Luca arrestato e in carcere per droga, ci sarebbe un finanziatore, di cui non è ancora nota l'identità. Qualcuno che avrebbe procurato le banconote di piccoli tagli ai due ragazzi per l'acquisto della droga.

Anastasiya "fredda e professionale nell'affare di droga"

Secondo gli investigatori Anastasiya non ha fornito nessun tipo di aiuto alle indagini per aiutarli a ricostruire l'accaduto. A poche ore dai drammatici fatti, ha raccontato che erano rimasti entrambi vittime di un'aggressione, durante la quale due sconosciuti le avevano rubato lo zaino, colpendola in testa. Luca per averla difesa è stato raggiunto da un colpo di pistola. Agli inquirenti inizialmente aveva detto che gli aggressori avevano un accento romano marcato ma di non averli mai visti prima. In realtà dall'ordinanza della Procura di Roma è emerso come "Anastasiya ha avuto un ruolo centrale dell'affare di droga che ha gestito in maniera fredda e professionale". Il suo negare secondo gli investigatori è stato dovuto dal fatto che non volesse perdere le relazioni criminali acquisite nel mondo della droga.

Martedì l'interrogatorio di Marcello De Propris e Giovanni Princi

Insieme ad Anastasiya venerdì scorso i carabinieri hanno raggiunto altre quattro persone colpite da altrettante misure cautelari. Si tratta, oltre a Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, già in carcere per omicidio in concorso, di Marcello e Armando De Propris e Giovanni Princi. Marcello e Giovanni saranno ascoltati martedì prossimo, accusati il primo di concorso in omicidio per avere fornito ai pusher di Casal Monastero la pistola utilizzata da Del Grosso per aprire il fuoco contro Luca Sacchi, mentre il secondo per droga, responsabile di aver partecipato alla trattativa.

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