Omicidio Luca Sacchi, è ancora caccia agli assassini fuggiti sulla Smart bianca

Un colpo di pistola esploso a bruciapelo in testa, la fuga su una Smart bianca. Chi abita nella zona dell'Appio Latino, dice che quelle strade sono l'ideale per i furti: sono piene di vie laterali che ti inghiottono facilmente, e non è difficile far perdere le proprie tracce. Chi mercoledì sera ha sparato a Luca Sacchi davanti al John Cabot Pub forse lo sapeva bene: tanto che non sono stati ancora acciuffati dai carabinieri che pure sono sulle loro tracce. Hanno acquisito le immagini delle telecamere di zona e ascoltato numerosi testimoni e residenti che stanno raccontando ciò che hanno visto in via Teodoro Mommsen, vicino via Franco Bartolati. L'aggressione, infatti, è avvenuta davanti a decine di persone che, la sera del 23 ottobre, erano andate al pub per vedere la partita.
La dinamica dell'omicidio di Luca Sacchi
Uno strattone mentre camminavano con il cane. Anastasiya Kylemnyk e Luca Sacchi, appena 24 anni, fidanzati inseparabili da tre, stavano tornando a casa piedi dopo aver passato una serata insieme agli amici. Un'uscita come tante, di quelle che si fanno anche in mezzo alla settimana per svagarsi un po'. Una birra, un bicchiere di vino e poi a casa presto, che il giorno dopo si va a lavorare. E così Anastasiya e Luca, verso le 23.30, si sono avviati con il cane a casa. Non potevano immaginare che uno strattone dato alla bretella dello zaino della ragazza avrebbe cambiato per sempre le loro vite. E ne avrebbero spenta una. "Eravamo appena usciti dal pub. Mi sono sentita strattonare da dietro, mi hanno detto: ‘dacci la borsa'. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito, quindi è intervenuto l'altro aggressore che gli ha sparato in testa". Sono queste le parole dette dalla giovane ai carabinieri, che stanno cercando di ricostruire quanto successo per scoprire l'identità degli assassini di Luca.
Cosa sappiamo finora degli assassini di Luca Sacchi
Italiani, con un marcato accento romano. Per ora questo si sa sui due rapinatori che hanno preso la borsa ad Anastasiya e ucciso Luca. Secondo diverse testimonianze sarebbero scappati a bordo di una Smart bianca. Un mezzo inusuale per una rapina, dato che in genere per scippi e furti veloci vengono usati i motorini. Se i due sono fuggiti a bordo di una macchina di questo tipo però, sarà stato impossibile non notarli: e soprattutto è impossibile pensare che non siano stati immortalati dalle telecamere. E il loro arresto potrebbe essere vicino.