Omicidio Cerciello Rega, la difesa di Finnegan Lee Elder punta sulla perizia psichiatrica
Proseguono le indagini sull'assassinio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, la difesa di Finnegan Lee Elder, uno dei due giovani statunitensi arrestati con l'accusa di omicidio, si prepara a chiedere una perizia psichiatrica sulla sua salute mentale.
Omicidio Cerciello Rega: perizia psichiatrica per Finnegan Lee Elder
C'è un dato di fatto su cui si basa la strategia difensiva, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Finnegan Lee usa psicofarmaci per curare gli attacchi di panico, medicinali che aveva con sé anche la notte tra il 25 e il 26 luglio. Lui e Gabe Natale Hjorth hanno sostenuto di non aver capito chi avevano davanti quella sera.
Non sapevano si trattasse di due carabinieri e temevano fossero i complici dello spacciatore a cui avevano rubato lo zaino. La perizia psichiatrica servirebbe a sostenere lo stato di paura e vulnerabilità che avrebbe provocato, secondo la difesa, la violenta reazione del ragazzo.
Nella giornata di martedì 20 agosto i legali di Elder, gli avvocati Roberto Capra e Renato Borzone, hanno avuto un colloquio di circa due ore con il loro assistito a Regina Coeli. La prossima settimana torneranno a trovarlo i genitori.
Indagini sulla morte di Mario Cerciello Rega: attesi risultati definitivi dell'autopsia
Si attendono intanto i risultati ufficiali dell'autopsia. Le prime indiscrezioni emerse dopo l'esame indicano che Cerciello Rega sarebbe stato raggiunto dalle coltellate agli organi vitali, cuore, polmoni e stomaco, ma anche ai fianchi. I risultati delle analisi sui vestiti del carabiniere, invece, spiegheranno se i fendenti siano arrivati quando il militare era ormai già a terra oppure no.