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Offre la figlia disabile 15enne e filma i rapporti sessuali: come si è giustificato il padre orco

Offriva poche decine di euro a giovani migranti per farsi filmare mentre avevano rapporti sessuali con la figlia disabile e minorenne. A incastrarlo un rifugiato nigeriano. Così si è giustificato l’uomo: “Volevo solo aiutarla ad avere rapporti intimi”. Accusato di violenza sessuale di gruppo ha chiesto il rito abbreviato.
A cura di Valerio Renzi
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Ha chiesto il rito abbreviato il commerciante di Monteverde che è stato arrestato con l'accusa di far prostituire la figlia minorenne e disabile. In caso di condanna usufruirà così di un terzo della pena. L'uomo è stato incastrato da un rifugiato a cui aveva proposto l'affare: poche decine di euro per farsi filmare mentre aveva un rapporto sessuale con la figlia. Ma il ragazzo, invece di accettare, si è recato in commissariato e ha raccontato tutta la storia. Gli agenti hanno così deciso di avvalersi della collaborazione del giovane nigeriano, che ha accettato di fare l'esca e l'ha fatto arrestare.

È così venuta alla luce lo scorso settembre, una vicenda di abusi gravissimi. E ora l'uomo deve rispondere dell'accusa di violenza sessuale di gruppo sulla figlia di 15 anni. Sarebbero sei gli uomini, tutti stranieri ingaggiati in strada, che avrebbero avuto rapporti con la minore davanti agli occhi del padre, due dei quali sono stati a loro volta arrestati.

Secondo quanto riportato da il Messaggero, così si è giustificato l'uomo: "Avrò sbagliato ma volevo solo aiutare mia figlia. Pensavo che se avesse avuto intimità sarebbe stata meno soggetta a crisi". La ragazza, che non parla ed è costretta su una sedie a rotelle a causa del suo handicap, sarebbe stata però costretta a subire quei rapporti. Per i video invece l'uomo si è giustificato così: "Non ho mai toccato mia figlia e non ho mai fatto circolare i video, li ho girati solo per paura di essere ricattato da quegli uomini".

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