Nuovo focolaio di coronavirus in un istituto religioso di Roma: 4 contagiati
A Roma un istituto religioso è stato messo in isolamento. Si tratta del Teresianum di piazza San Pancrazio: secondo quanto dichiarato dalla Regione Lazio nell'odierno bollettino, all'interno della struttura vi sono quattro persone positive al coronavirus. Si tratta di tre seminaristi e un amministrativo, attualmente sotto stretta osservazione. L'intero istituto è stato messo in quarantena al fine di verificare se altre persone abbiano contratto il virus. I quattro positivi accertati saranno trasferiti a breve per ricevere le cure necessarie, per tutti gli altri "si richiede la massima collaborazione e il rispetto delle prescrizioni impartite dalla Asl", specifica l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato.
I nuovi contagi tutti a Roma e provincia
In tutto sono otto i nuovi casi di coronavirus registrati oggi nel Lazio. Tutti i positivi si trovano a Roma e provincia: quattro sono quelli legati all'Istituto religioso Teresianium, due pazienti asintomatici sono stati invece individuati grazie ai controlli integrati tra test sierologici e tamponi. Ieri i nuovi casi erano stati 14, tra cui quattro pazienti provenienti dall'estero e dal Nord Italia, mentre altri quattro sono riconducibili al focolaio dell'IRCCS San Raffaele Pisana.
Indice RT nel Lazio salito a 1,2
A causa del focolaio dell'Istituto San Raffaele, l'indice di trasmissibilità (RT) nel Lazio è salito a 1,2, ossia al di sopra della soglia di sicurezza. Nonostante questo dato, specificano le autorità dalla Regione Lazio, non bisogna allarmarsi: i numeri sono saliti a causa del cluster del San Raffaele e della Garbatella, subito individuati e posti sotto controllo. "Guardando ai dati degli ultimi quindici giorni, venti giorni, al netto dei due focolai subito individuati e chiusi, noi siamo in una regione di sei milioni di abitanti dove sostanzialmente le attività economiche, produttive e sociali hanno ripreso praticamente tutte – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Quindi questi sono numeri di una regione aperta. Dobbiamo mantenere alta la vigilanza su tre grandi sfide per la sicurezza: mascherine, distanza di sicurezza, igiene delle mani e igiene degli ambienti dove si vive e che si frequenta. Regole che ci porteremo dietro fin quando non ci sarà il vaccino. D'altra parte c'è un altro grande pilastro: il tracciamento. I due focolai appena individuati sono stati circoscritti perché c'è stato un lavoro enorme di tracciamento. Questi dati che oscillano su questi numeri, su sei milioni di abitanti, con la capitale d'Italia, ci fanno dire che la curva è controllata, ma che comunque non abbasseremo la guardia".