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Noemi Carrozza, il pm chiede l’archiviazione del caso: “Il guardrail non è obbligatorio”

Il pm Stefano Luciani ha chiesto l’archiviazione per la morte di Noemi Carrozza, la 21enne campionessa di nuoto sincronizzato deceduta il 15 giugno scorso. La ragazza è morta dopo essersi scontrata con un albero in via Cristoforo Colombo e forse si sarebbe potuta salvare se ci fosse stato un guardrail.
A cura di Natascia Grbic
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Nessun colpevole per la tragica morte di Noemi Carrozza, la ragazza di 21 anni che la notte del 15 giugno dello scorso anno è rimasta coinvolta in un gravissimo incidente su via Cristoforo Colombo, finendo per schiantarsi contro un albero a bordo della carreggiata. Lo ha stabilito il pubblico ministero Stefano Luciani, che ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sull'incidente nel quale la campionessa di nuoto sincronizzato ha perso la vita. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, non esistendo una legge che sancisce l'obbligo di mettere dei guardrail a protezione degli alberi sulle strade dritte, il decesso della ragazza non è addebitabile a imperizia degli enti preposti. Per il consulente della Procura, il Comune avrebbe fatto meglio a costruire delle barriere, quello sì: ma, a meno che la via non sia curva, non ne ha il dovere. Ed è per questo che è impossibile dare la colpa dell'incidente ai funzionari pubblici. Ora la parola passa al gip che dovrà decidere se accettare la richiesta o riaprire nuovamente il caso.

Nessun guardrail a protezione degli alberi

Noemi Carrozza, campionessa di nuoto sincronizzato, sognava di partecipare alle Olimpiadi con la sua squadra: per questo si dedicava anima e corpo a questa disciplina, che era la sua più grande passione. Insegnava alle bambine più piccole, e proprio quella sera stava tornando a casa dagli allenamenti a bordo del suo scooter. L'incidente nel quale ha perso la vita è avvenuto in via Cristoforo Colombo – una delle strade più trafficate della capitale – morte che forse sarebbe stata evitata con la semplice presenza di un guardrail intorno agli alberi che costeggiano la strada.

Noemi Carrozza, le cause dell'incidente

Non si sa per quale motivo Noemi Carrozza abbia perso il controllo della moto. In un primo momento si è ipotizzato che fosse caduta a causa di una buca, ipotesi esclusa poco dopo dai consulenti che hanno analizzato il manto stradale. Le sconnessioni, infatti, sarebbero così lievi che non avrebbero mai potuto influire sul controllo dello scooter. Si è poi pensato a un malore o a un impatto con un'altra auto, ma anche queste cause sono state rigettate. Eppure Noemi, in qualche modo, forse per una tragica fatalità, ha perso l'equilibrio. La ragazza si è schiantata contro l'albero mentre andava a 42 chilometri all'ora, in una strada dove il limite è di 50. Per lei non c'è stato nulla da fare: è morta subito dopo l'impatto con l'arbusto. Una vicenda che si sarebbe potuta evitare? Secondo il pm non è escluso, ma non ci sono responsabili per l'assenza di quel guardrail.

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