Maccarese, news sulla morte di Alessandro, il bambino annegato a Fiumicino
A Maccarese, un borgo del comune di Fiumicino (Roma), l'agente del Commissariato di Ostia Christian Piccinini vede a pelo d'acqua il corpo di un bambino. È Alessandro, sul quale si concentrano invano i tentativi di rianimazione. Il bambino di undici anni è morto lunedì 3 ottobre. Il ritrovamento è avvenuto in Viale del Campo Salino alle 16, ma la sua scomparsa risale a meno di due ore prima, intorno alle 14.30. Inizialmente si parla di incidente, ma nei giorni successivi si susseguono le ipotesi di suicidio e omicidio.
Di seguito gli aggiornamenti sul giallo di Maccarese, dalla news più recente a quella più vecchia. Per una lettura che renda il senso dei progressi delle indagini suggeriamo di leggere questa cronistoria in senso inverso, ossia dal fondo alla cima dell'articolo.
26 ottobre
La madre di Alessandro, Simona, torna a parlare del figlio e ad invitare i compaesani a fornire dettagli, anche in forma anonima. La donna afferma ancora una volta che il figlio non era da solo e che non si è potuto suicidare. Adolescente allegro e per nulla traumatizzato da eventi che, ribadisce la madre, sono stati inventati di sana pianta dalla carta stampata:
Trovo ridicolo e assurdo che siano state riportate situazioni totalmente inventate. Ho letto che ci drogavamo davanti ad Alessandro e che tornavamo a casa ubriachi. Figuriamoci, a me solo l'odore dell'alcol fa svenire.
21 ottobre
Alessandro forse non è morto annegato
Secondo le nuove analisi eseguite sul corpo di Alessandro, l'adolescente probabilmente non è morto annegato. Nei suoi polmoni, infatti, vi sarebbe troppa poca acqua, ma bisogna attendere ulteriori indagini per appurare la presenza di microscopiche alghe che confermerebbero invece l'annegamento. Il bambino undicenne potrebbe essere morto prima di cadere in acqua, forse a seguito di un gioco finito male. A conferma di ciò vi è anche l'ipotesi che Alessandro si trovasse in compagnia di alcuni coetanei. Insistenti inoltre le voci a proposito di un video scomparso che avrebbe ripreso le immagini drammatiche del corpo di Alessandro galleggiare nel canale di Maccarese.
18 ottobre
Alessandro era in compagnia di alcuni coetanei
In attesa dei risultati definitivi dell'autopsia sul corpo di Alessandro, attesi per venerdì 21 ottobre, trapelano alcune indiscrezioni sul caso di Maccarese. Alcune testimonianze dei coetanei della vittima undicenne non avrebbero infatti convinto gli inquirenti, che potrebbero essere orientati ad avvalorare l'ipotesi che l'adolescente fosse in compagnia di altri bambini. Una tesi che allontanerebbe definitivamente la pista del suicidio.
La lettera di Simona Righetti, madre di Alessandro
Simona Righetti, madre della giovane vittima, ha pubblicato su Facebook una lunga lettera in cui chiede ai concittadini di parlare e di fornire qualsiasi dettaglio possa essere utile agli investigatori sul terribile pomeriggio del 3 ottobre, giorno in cui Alessandro è morto. A telefono con Fanpage.it, Simona Righetti ribadisce l'assoluta incongruità del suicidio con l'indole di Alessandro. Anche le informazioni su un generico profilo psicologico critico, secondo quanto riportato dalla madre, sono state eccessive: Alessandro era seguito a scuola poiché soffriva di ADHD (deficit di attenzione e iperattività).
8 ottobre
Folla al funerale del piccolo Alessandro. Intanto, continuano le indagini
Centinaia di persone si sono riunite nella chiesa di San Giorgio a Maccarese per dare il loro ultimo saluto ad Alessandro. I funerali sono stati officiati dal vescovo della diocesi di Porto-Santa Rufina, Gino Reali. Intanto, continuano le indagini per fare luce sulla morte del bambino. Negli ultimi giorni gli inquirenti stanno concentrando la loro attenzione sulle ultime ore di vita del ragazzino, quando è scomparso dal controllo dei nonni, e in particolare su un uomo, forse un vicino di casa, che poteva essere insieme al lui vicino al cadavere dove è stato ritrovato il suo corpo senza vita.
7 ottobre
L'esito dell'autopsia: il bambino aveva un ematoma sulla fronte
L'autopsia, che avrebbe dovuto aiutare a stabilire se Alessandro sia stato gettato nel canale di Fiumicino o vi sia caduto, ha fornito indizi insufficienti sulle cause del decesso. Bisognerà aspettare l'esito di altri esami che impongono tempi di attesa tra i dieci e i quindici giorni. Solo acquisiti ulteriori elementi sarà possibile capire se Alessandro sia stato ucciso o se sia stato vittima di un tragico incidente.
6 ottobre
"Alessandro era insieme ad un uomo"
Testimonianze discordanti rendono sempre più difficile la ricostruzione delle ultime ore di Alessandro: secondo alcuni era in compagnia di un uomo; secondo un ragazzo, invece, stava camminando da solo. Se dovesse essere confermata la ricostruzione secondo cui l'undicenne era accompagnato da una seconda persona, potrebbe prendere sostanza l'ipotesi del nonno che aveva dichiarato che il nipote "lo hanno portato via e ammazzato".
5 ottobre
L'avvocato: "Alessandro non si è suicidato"
Il legale di Simona, la madre di Alessandro, dichiara a Fanpage.it che "il suicidio è una ipotesi incongrua per un bambino di 11 anni che aveva anche probabilmente alcuni problemi cognitivi". L'avvocato nega recisamente una possibilità ventilata nelle ore precedenti, secondo cui il ragazzo avrebbe confessato di aver visto i genitori drogarsi: "smentisco nel modo più assoluto che il bambino possa aver visto la madre drogarsi".
La terza ipotesi: Alessandro è stato ucciso
Gino Righetti, nonno di Alessandro, dichiara con dolore e rabbia che il nipote "lo hanno portato via e lo hanno ammazzato". Secondo l'uomo l'undicenne non era abituato ad allontanarsi da solo dal giardino condominiale in cui era solito giocare. Gli inquirenti tornano a ripetere che non si può escludere nulla, mentre la madre della vittima – Simona – descrive il figlio come sereno, "sorridente e amato da tutti".
4 ottobre
La seconda ipotesi: non si può escludere il suicidio
Sul corpo di Alessandro non ci sono segni di violenze, ma si valutano tutte le ipotesi e al momento non si può escludere nemmeno il suicidio. Dettagli maggiori possono essere forniti soltanto dall'autopsia, ma le condizioni psicologiche del giovane Alessandro rappresentano comunque un campo di indagine su cui sono impegnati gli inquirenti. L'undicenne, che era assistito a scuola da un'insegnante di sostegno, avrebbe palesato più volte propositi suicidi.
3 ottobre
La prima ipotesi: Alessandro è scivolato
Il corpo di Alessandro viene portato sulla terraferma dall'agente del Commissariato di Ostia. Sul posto erano giunti polizia, vigili del fuoco e arriva successivamente un'eliambulanza del 118. Secondo una prima ricostruzione il bambino di undici anni si era allontanato dalla casa della nonna intorno alle 13 per giocare con gli amici. Un'incidente lo porta in acqua, dove annega. Questa tesi viene messa in dubbio nelle ore successive.