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Opinioni

Nel Partito democratico c’è davvero chi pensa che i diritti civili ‘sono roba da Parioli’

I diritti civili? Una ‘roba da Parioli’, da ricchi, da radical chic, da Pariolini, appunto. Non del popolo, perché il popolo vuole prima di tutto sicurezza. “Un tema che non possiamo lasciare solo alla Lega di Matteo Salvini. La sicurezza in casa propria e per strada è un problema che le persone sentono. In politica, sicurezza e lavoro devono essere gli argomenti principali. Trump negli Stati Uniti c’ha vinto le elezioni”. Parola di Bruno Astorre, candidato alla segreteria regionale del Partito democratico del Lazio.
A cura di Enrico Tata
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I diritti civili? Una ‘roba da Parioli', da ricchi, da radical chic, da Pariolini, appunto. Non del popolo, perché il popolo vuole prima di tutto sicurezza. "Un tema che non possiamo lasciare solo alla Lega di Matteo Salvini. La sicurezza in casa propria e per strada è un problema che le persone sentono. In politica, sicurezza e lavoro devono essere gli argomenti principali. Trump negli Stati Uniti c’ha vinto le elezioni”. Parola di Bruno Astorre, candidato alla segreteria regionale del Partito democratico del Lazio. Concetti che il senatore dem non ha smentito, precisando solo: "Il Partito democratico, come è stato denunciato da più parti in questi anni, ha dato troppo l’impressione di andare col cachemire e meno con le scarpe impolverate a fianco delle persone. Essere percepiti come elite, che ogni tanto scende tra il ‘popolo' e fa la grazia di ascoltarlo".

Può darsi. Ma certo non per colpa delle battaglie per il riconoscimento dei diritti civili. Cosa propone, quindi, il senatore che potrebbe diventare segretario regionale del partito? Accantonare la lotta per i diritti civili perché è ‘roba' da ricchi? Davvero il Partito democratico è stato percepito come ‘elite' perché ha lottato troppo per i diritti civili? Sarebbe interessante capire cosa ne pensa della vicenda la senatrice Monica Cirinnà, che sostiene Bruno Astorre al congresso regionale e che ha lottato per far approvare la legge sulle unioni civili. Neanche Nicola Zingaretti, sostenuto da Astorre alla corsa per la segreteria nazionale, ha ancora espresso una posizione in merito.

Negli Stati Uniti, dove Donald Trump ha vinto come ha ricordato Astorre, Joan Baez, leggendaria cantante e attivista, sta aprendo tutti i suoi concerti con queste parole: "Lasciate che ognuno di noi dica: ‘Sei al sicuro qui – Gay, trans, lesbica, bi, nero, latino, nativo, asiatico, bianco, ebreo, musulmano, disabile, senzatetto, migrante, rifugiato. Qui, in questo mondo che sta precipitando fuori controllo, in questo paese, una democrazia in rovina nell'era post verità dove le bugie sono diventate una forma d'arte, sei al sicuro con me. Attaccherò la stella gialla e la bandiera arcobaleno sulla mia manica e andrò avanti con orgoglio".  Si, questo è sinistra. Poi c'è tutto il resto, ma prima questo. Le battaglie per i diritti civili sono la prima bandiera che le sinistre di tutto il mondo dovrebbero sventolare con orgoglio. E se significa andare con il cachemire, viva il cachemire. Se lo ricordi il Partito democratico.

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Sono giornalista professionista dal 2015 e mi occupo della cronaca di Roma su Fanpage.it. Ho fatto stage a Repubblica.it, Radio Radicale, ho fondato e diretto la web radio 'Radio Libera Tutti' e sono diventato giornalista pubblicista, nel 2010, collaborando con il settimanale locale 'Velletri Oggi'. Ho frequentato la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi/Ifg dell'Università Statale di Milano, ho ricevuto una borsa di studio finanziata da Google per l'eccellenza nel giornalismo e ho vinto il concorso 'Una storia ancora da raccontare: Peppino Impastato', organizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo.
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