Natale con i bambini di Amatrice: “Sotto l’albero vorremmo gioia e ricostruzione”
Anche ad Amatrice è quasi Natale. Nel paese in provincia di Viterbo, pesantemente colpito dal doppio terremoto che ha portato morte e distruzione in gran parte dell'Italia Centrale il 24 agosto e il 30 ottobre 2016, grandi e bambini, quei pochi che non hanno abbandonato il territorio, si preparano a trascorrere le feste nel miglior modo possibile, a due anni dal sisma. Le telecamere di Fanpage.it hanno raccontato i preparativi dei giorni più attesi dell'anno e dei desideri che soprattutto i bambini vorrebbero si realizzassero sotto l'albero.
"Lo passeremo in famiglia – confidano alcuni di loro -. Ci sarà di certo più gioia rispetto all'anno scorso, quando eravamo tutti molti tristi per quello che era successo". A chi chiede loro come sia cambiato il Natale dopo il terremoto non hanno dubbi: "Non avere più un punto dove ritrovarci è stato brutto – continuano ai microfoni di Fanpage.it -. Molti dei nostri amici non ci sono più, non vivono più qui, ma stando insieme con chi è rimasto, ci sentiamo meglio".
La Fureria dei granatieri Onlus ha deciso di portare doni ai bambini che sono ancora qui. "Abbiamo distribuito qualche dolcetto natalizio e alcuni giocattoli – ha raccontato Mirko Fioravanti -, ci sono pochi bambini e lasciati a se stessi. Chi vive qui tutto l'anno nei periodi di festa non può essere felice con il ricordo di tutti gli angeli che non ci sono più". Il riferimento è ai 193 morti ad Amatrice a causa del sisma. Ma i più piccoli hanno le idee chiare e sanno cosa chiedere a Babbo Natale: "Vogliamo la gioia e che non ci siano più terremoti. Desideriamo non vivere più tra le macerie e che tutti abbiano delle case in cui riscaldarsi".