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Nasce il consorzio tra Mibact e Roma Capitale per valorizzare i Fori Imperiali

In attesa dell’accensione per la prima volta dell’illuminazione dei Fori Imperiali progettata dal premio Oscar Vittorio Storaro, come annunciato negli scorsi giorni oggi per festeggiare il Natale di Roma è nato il consorzio tra Mibact e Roma Capitale per valorizzare l’area archeologica centrale.
A cura di Valerio Renzi
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In attesa dell'accensione per la prima volta dell'illuminazione dei Fori Imperiali progettata dal premio Oscar Vittorio Storaro, come annunciato negli scorsi giorni oggi per festeggiare il Natale di Roma è nato il consorzio tra Mibact e Roma Capitale per valorizzare l'area archeologica centrale. A siglare l'intesa oggi pomeriggio il primo cittadino Ignazio Marino e il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Il Consorzio per i Fori di Roma servirà a coordinare gli sforzi per la valorizzazione "dell'area archeologica urbana più importante del mondo", un atto definito "storico" dai presenti, indispensabile per superare la divisione di competenze e funzioni tra Stato e Comune, arrivando così ad una gestione "unitaria, dinamica ed efficiente". Compito del Consorzio sarà redarre e mettere in pratica un piano di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, a capo del nuovo organismo arriverà un consiglio d'amministrazione e un presidente nominati d'intesa tra Comune Mibact.

Contento del risultato il sindaco Ignazio Marino: "È un momento di grande soddisfazione, da mesi lavoriamo per questo obiettivo che oggi sigliamo con un protocollo". Marino ha anche difeso ancora una volta la scelta di pedonalizzare i Fori "Quello che all'inizio fu un momento di conflitto si dimostra essere la strada giusta – ha affermato Marino -. C'era una scelta da fare tra monumenti e automobili e noi abbiamo scelto i monumenti. Oggi noi sigliamo un protocollo dove indichiamo con chiarezza che vogliamo fare non quello che conviene ma quello che ci appare giusto, per la città, la cultura e l'archeologia, lo vogliamo fare insieme perchè insieme si è più forti".

Gli fa eco Franceschini che delinea il futuro dell'area: "Non sarà un parco archeologico isolato dalla città – dice Franceschini – ma una zona sempre più vissuta e integrata". "Un'area – sottolinea Franceschini – non sempre è stata valorizzata fino in fondo. Non sempre abbiamo saputo affiancare tutela e valorizzazione, anzi, in un dibattito ideologico per fortuna superato le abbiamo viste in contraddizione. Possiamo recuperare in ritardo rafforzando sempre tutela, formazione e ricerca, ma anche la valorizzazione, anche in termini economici, che è un contributo fondamentale per la crescita del Paese. Se questo è possibile in Italia, figuriamoci in una città come Roma".

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