Muraro se ne va senza fare nessuna rivoluzione: dentro Ama inizia la resa dei conti
A poco meno di sei mesi dall'insediamento, ieri Paola Muraro ha lasciato la giunta romana guidata da Virginia Raggi. L'assessore più discusso dell'amministrazione capitolina è stata costretta a presentare le sue dimissioni, dopo un avviso di garanzia che la vede imputata per cinque differenti contestazioni di reati ambientali. Vicinissima a Virginia Raggi, che ha adottato una linea super garantista per difenderla dopo la notizia dell'inchiesta esplosa negli scorsi mesi e rivelata solo di fronte alla Commissione antimafia, nonostante sindaca e assessora ne fossero a conoscenza dallo scorso luglio.
Se ne va Paola Muraro senza nessuna rivoluzione nel ciclo dei rifiuti nella capitale, ma soprattutto con una nuova emergenza che potrebbe essere alle porte in coincidenza con le vacanze natalizie. Non sono bastati i blitz in compagnia di Raggi a caccia di romani incivili che abbandonano i rifiuti fuori dai cassonetti a salvarla. Ne è stata sufficiente l'esperienza tanto sbandierata che alla fine gli si è ritorta contro: proprio nel ruolo di consulente esterno, lautamente retribuito (ben 1 milione di euro in 10 anni), con le giunte di ogni colore, Muraro è accusata di aver commesso gli illeciti ambientali nella gestione degli impianti Tmb di via Salaria e Rocca Cencia.
Ora, con l'addio, caldeggiato fortemente da tempo dai vertici del M5s, nonostante la fiducia cieca riposta dalla sindaca in Muraro, si apre una nuova fase in Ama, quella della resa dei conti. Il direttore generale Stefano Bina minaccia le sue dimissioni, a meno che tutte le nomine fatte da Muraro in piena continuità con le stagioni politiche precedenti non vengano ripensate. E sarebbe un gran guaio per il Movimento 5 stelle trovarsi anche senza direttore generale in una fase così complicata. Intanto le deleghe all'Ambiente sono state assunte dalla stessa Raggi, che non smetterebbe di sperare in un ritorno della sua fedelissima. Un'ipotesi di cui Grillo non vorrebbe neanche sentire parlare: Muraro non solo ormai è ‘bruciata' dall'inchiesta, ma la sua vicinanza agli uomini di Ama coinvolti pesantemente in Mafia Capitale (Panzironi e Fiscon) e i suoi rapporti con il Re della Monnezza Cerroni, hanno già imbarazzato abbastanza il MoVimento.