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Morto Franco Mandelli, il cordoglio di Mattarella: “È tra gli italiani che hanno reso migliore la società”

Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare Franco Mandelli, il papà dell’Ematologia italiana, morto oggi all’età di 87 anni.  “Il suo lungo, costante e prezioso contributo ad assicurare l’esistenza di donne, uomini e bambini del nostro Paese, e non soltanto di esso si è espresso nel valore della sua ricerca scientifica, continuamente avanzata, nell’insegnamento, nella formazione di tanti medici e ricercatori, nelle numerose iniziative di solidarietà e di promozione della prevenzione delle malattie”.
A cura di Enrico Tata
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Foto Facebook Ail
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"La sua testimonianza di vita figura a buon diritto fra gli italiani che hanno contribuito a rendere migliore la nostra società". Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare Franco Mandelli, il papà dell'Ematologia italiana, morto oggi all'età di 87 anni.  "Il suo lungo, costante e prezioso contributo ad assicurare l'esistenza di donne, uomini e bambini del nostro Paese, e non soltanto di esso si è espresso nel valore della sua ricerca scientifica, continuamente avanzata, nell'insegnamento, nella formazione di tanti medici e ricercatori, nelle numerose iniziative di solidarietà e di promozione della prevenzione delle malattie", si legge ancora nella nota diffusa dal Quirinale.

Il cordoglio per la morte dell'ematologo è stato espresso anche dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: "Un medico di grandi doti umane e professionali che ha speso tutta la sua vita nella ricerca, nella sensibilizzazione e nella raccolta fondi per combattere la leucemia". Anche l'ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha voluto ricordare l'impegno del professor Mandelli: "La sua scomparsa lascia un vuoto grande. Innanzitutto nel mondo cui ha dedicato la sua vita: quello della medicina, della ricerca, della lotta a terribili malattie. E tra le migliaia di persone che ha curato: con competenza, senza risparmio di energie. Con umanità. Il Paese, la città di Roma gli sono debitori. In questo momento di autentica tristezza, nell'esprimere vicinanza ai suoi familiari, ai suoi collaboratori e allievi, voglio anche ricordare il suo costante impegno per tantissime iniziative di solidarietà. E il suo impegno civile e civico, che lo porto' nel 2006 a candidarsi al Consiglio Comunale di Roma e a guidare la Lista Civica che mi sosteneva".

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