Morte di Piero Terracina, la senatrice Liliana Segre: “Ora mi sento ancora più sola”
Anche Liliana Segre ha voluto ricordare Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti italiani ad Auschwitz, morto all'età di 91 anni: "Con Piero Terracina ci legava una fratellanza silenziosa, tra noi non servivano parole – le parole della senatrice a vita – e ora che non c'e' più mi sento ancora più sola". Segre che ha rilasciato una breve intervista su ‘Moked', portale dell'ebraismo italiano ha poi raccontato su Pagine Ebraiche di aver conosciuto Terracina da reduce e di aver instaurato con lui un'immediata connessione durante i numerosi incontri avvenuti negli anni nel racconto del passato da deportati nel campi di concentramento: "Lui era stato nel Lager degli uomini e io in quelle delle donne ovviamente. Però ogni volta che ci siamo incontrati sentivamo proprio una fratellanza, qualcosa che ci univa – spiega la senatrice – tra me e lui, come con tanti altri come noi, non c'era bisogno di parlare. Noi dovevamo parlare agli altri ma tra di noi non c'era bisogno di farlo".
Liliana Segre: Piero si sentiva amato da tutti, lo diceva sempre
Sono in tanti nel mondo politico e non ad aver commentato con dispiacere la scomparsa di Piero Terracina i cui funerali si terranno domani, lunedì 9 dicembre, alle 13.30 al Portico d'Ottavia, nel cuore del ghetto di Roma. Poco dopo, alle 14.30 circa, la cerimonia funebre si sposterà al reparto israelitico del cimitero del Verano. Parole che testimoniano l'amore che tutti nutrivano nei suoi confronti così come confermato dalla senatrice Segre: "Piero diceva sempre: ‘io non ho avuto una famiglia ma ho avuto cosi' tante persone che mi hanno voluto bene, che mi sono state vicine, di amici, che e' andata bene cosi'. Non c'era stato bisogno di avere moglie e figli, per lui era stata stupenda l'amicizia di cui aveva goduto". Un ricordo accorato il suo e allo stesso tempo pieno d'amore, così come l'amore, spiega Segre continuerà a essere il centro dei suoi discorsi e del suo impegno.