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“Mio figlio autistico cacciato da un bar del centro”. La lettera denuncia di una madre

La lettera denuncia di Alessandra, mamma di Giacomo ragazzo autistico cacciato da un bar nel centro di Roma a male parole assieme all’operatore che lo assiste. “Il sangue mi ribolle nelle vene, mai in venti anni mi è capitata una cosa del genere”.
A cura di Valerio Renzi
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"Via di qui". E poi le urla e le offese. Vittima, Giacomo, un ragazzo autistico che è stato allontanato da un bar del centro di Roma, in via delle Muratte, mentre si trovava in compagnia con Luca, l'operatore che lo segue quotidianamente. Giacomo e Luca lo scorso lunedì erano entrati nel locale, consumato un caffè e chiesto di usare la  toilette.

La vicenda è stata raccontata da Alessandra la mamma di Giacomo in una lettera rilanciata dal giornalista Gianluca Nicoletti. La lettera di una mamma che ama suo figlio, indignato per il comportamento degli esercenti verso il ragazzo, con un carattere mito e tranquillo.

Ecco il testo integrale della lettera denuncia della madre di Giacomo:

Ciao Gianluca
Ti scrivo per raccontarti ciò che è accaduto  a giacomo lunedi pomeriggio in un bar Del Centro Di Roma in via delle Muratte. Stava passeggiando con Luca il suo operatore, Giacomo ha chiesto di andare in bagno sono entrati in un bar e l’operatore ha chiesto alla barista cassiera se potevano usare il bagno spiegando che Giacomo  era un ragazzo a disabile e necessita assistenza. La signora, con forte accento dell’est, storce il naso Luca ordina anche un caffè, si recano in bagno ed entra per assistere Giacomo poiché la toilette era anche sprovvista di carta igienica.
A quel punto la signora interviene da fuori la porta intimandogli di uscire che non si può stare in due nel bagno e che sarebbero dovuti andare da Mc Donald’s non presso il suo bar.
Li ha praticamente cacciati urlando.
Luca è un ragazzo mite discreto di piccola statura, (ha due lauree e da dieci anni si occupa di autismo)  a mio parere la signora si è sentita in diritto di maltrattare due persone ai suoi occhi inferiori.
Sono venuta a conoscenza di questa storia solo stasera e il sangue mi ribolle nelle vene, mai in venti anni mi è capitata una cosa del genere.

Alessandra madre di Giacomo

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