Migranti della Diciotti a Rocca di Papa, striscione contro Bergoglio: “Francé, portateli a San Pietro”

Uno striscione polemico nei confronti di Papa Francesco è apparso nella notte a Rocca di Papa, comune in provincia di Roma che ospiterà temporaneamente cento dei migranti che erano a bordo della nave Diciotti. Lo striscione, apparso nella notte nella centrale piazza Roma e poco dopo rimosso, stando a quanto riporta la testata locale "Il Mamilio" recitava: "Francé portateli a San Pietro". Una frase che esprime il malcontento di alcuni dei cittadini di Rocca di Papa contro la decisione della Cei (Conferenza episcopale italiana), che ha garantito alla gran parte dei migranti a bordo della Diciotti accoglienza immediata, in attesa di essere smistati in altre strutture. Lo striscione è stato affisso tra le 2 e le 3 di notte e successivamente rimosso dalle forze dell'ordine. Ignoti al momento gli autori del gesto. Nelle scorse ore alcuni commenti offensivi e razzisti erano apparsi sotto al post del Comune di Rocca di Papa nel quale si annunciava la decisione di ospitare i migranti nella struttura d'accoglienza "Mondo migliore": "Avete rotto, ammazzateli tutti" e "non li vogliamo, portano malattie" era stato il tenore di alcuni dei commenti apparsi.
Il sindaco del paese, Emanuele Crestini, ha cercato di stemperare la tensione: "Capisco la loro preoccupazione per l’arrivo di queste persone, ma non per il numero perché il centro Mondo migliore in passato ne ha ospitate molte di più di cento. Io devo garantire un giusto equilibrio tra l’accoglienza e la sicurezza dei cittadini, anche quelli dei paesi limitrofi perché non vogliamo creare problemi a nessuno. Però io sono un semplice cittadino, non sono il ministro dell’Interno", ha detto Crestini, riservando una frecciata a Matteo Salvini: "È Salvini che li ha mandati a Rocca di Papa, certamente non li ho chiamati io". L'arrivo dei migranti a Rocca di Papa è previsto per questa sera: "Ci stiamo organizzando per garantire la sicurezza di tutti – ha detto il sindaco – Temo la politica di basso livello che può organizzare eventi spiacevoli nell’occasione dell’arrivo di queste persone per sfruttare un momento mediatico".