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Micaela Quintavalle, niente europee per la pasionaria dell’Atac: “Pensiero va a Marcello De Vito”

Micaela Quintavalle non potrà correre alle europee con il M5s. La pasionaria dell’Atac, licenziata per aver parlato in televisione dello stato in cui versa il servizio di trasporto pubblico, ha ottenuto solo 101 voti. E dopo aver appreso il risultato ha espresso solidarietà a Marcello De Vito, cui è molto legata.
A cura di Natascia Grbic
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Micaela Quintavalle non potrà correre alle europee con il Movimento 5 Stelle il 26 maggio. La pasionaria dell'Atac ha ottenuto 101 voti sulla piattaforma Rousseau: troppo pochi per poter essere candidata tra le liste del M5s, ed è arrivata al 18esimo posto tra gli esclusi su oltre 450 candidati. "101 voti. Come la carica dei cuccioli. 18esima tra gli esclusi. Autopropaganda zero. Come non ho mai chiesto una tessera quando ero al sindacato. Giorni ed attacchi troppo brutti. Ora serve raccogliere un po’ di pensieri e di silenzi". Vicinissima a Marcello De Vito, Micaela Quintavalle ha voluto esprimere solidarietà all'ex presidente dell'Assemblea capitolina, attualmente in carcere con l'accusa di corruzione per la costruzione dello stadio della Roma. "Il mio pensiero più grande va a Marcello De Vito  e per quello che sta passando – ha detto Quintavalle – Continuo a sperare e a essere convinta della sua innocenza e da qui mi piacerebbe mandargli un grande bacio, così come alla moglie e alla figlia che tengo nel cuore da quando è successa questa storia".

La vicinanza con De Vito e le critiche a Raggi

Sono dieci i candidati del Lazio che hanno passato il primo turno delle parlamentarie grilline: Alterio Tiziana, Castaldo Fabio Massimo, Ciarrocca Luca, Macone Gianluca, Maestrini Concetta, Marandola Gabriella, Pizzotti Laura, Tamburrano Dario, Visconti Stella, Zirizzotti Natalia. A pesare sulla candidatura di Micaela Quintavalle, forse, la vicinanza con Marcello De Vito, il presidente dell'Assemblea capitolina espulso dal M5s subito dopo l'arresto per corruzione. Quintavalle era diventata famosa per le lotte in Atac: portavoce degli autisti romani, era stata licenziata dopo aver parlato alle Iene dello stato in cui versava il servizio della capitale. Da sempre vicina al M5s, qualche mese fa lo aveva criticato per non essersi schierato dopo il suo licenziamento. E aveva preso una netta posizione contro Virginia Raggi. Salvo poi candidarsi alle europee con il M5s: una strada, quella della politica, che evidentemente non riuscirà a intraprendere.

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