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Metro A Roma, il Ministero smentisce Atac: nessun ok per la riapertura delle scale mobili

Il Ministero dei Trasporti smentisce Atac: non c’è nessun ok per la riapertura delle scale mobili delle stazioni della Metro A chiuse (Spagna, Barberini e Repubblica). “È assolutamente destituito di fondamento che l’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, abbia ‘liberato’ alcune scale mobili delle stazioni della metropolitana di Roma”, si legge in una nota ufficiale del Mit.
A cura di Enrico Tata
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Metro A chiuse stazioni Barberini Spagna
Metro A chiuse stazioni Barberini Spagna

Contrordine: non c'è nessun via libera da parte del Ministero dei Trasporti per la riapertura delle stazioni della Metro A Repubblica e Spagna. Oggi, nel corso di una riunione della commissione Mobilità del Comune di Roma, il responsabile dei servizi generali di Atac, Franco Middei, aveva annunciato la riapertura nei prossimi giorni della stazione Spagna. A breve, stando a quanto dichiarato da Middei, sarebbe stata autorizzata anche la riapertura di Repubblica. "È assolutamente destituito di fondamento che l'Ustif, l'Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, abbia ‘liberato' alcune scale mobili delle stazioni della metropolitana di Roma, come risulta essere stato riportato da Middei nel corso della seduta della Commissione capitolina Mobilità", si legge in una nota ufficiale del Mit. Il ministero non solo non ha "mai dato l'approvazione alla riapertura delle scale mobili, ma sollecita nuovamente l'azienda a fornire la documentazione richiesta".

La precisazione di Atac

"Siamo nelle condizioni di riaprire la stazione Spagna entro questa settimana. Ustif ha liberato quattro scale mobili e un'altra dovrebbe liberarla per domani", era stato l'annuncio di Middei nel corso della riunione, come riportato dalle principali agenzie di stampa. Questa la precisazione di Atac in un comunicato: "In relazione a notizia di stampa, che hanno provocato una precisazione di Ustif, Atac sottolinea che si tratta di un equivoco indotto da una notizia riportata erroneamente a valle dell'audizione di un dirigente Atac durante la Commissione Mobilità che si è svolta oggi con i consiglieri di Roma Capitale. Il testo corretto della dichiarazione era infatti che "Otis ha liberato quattro scale mobili e un'altra dovrebbe liberarla per domani", mentre è stato erroneamente riportato che Ustif "ha liberato quattro scale mobili". Il coinvolgimento di Ustif, infatti, è subordinato all'invio della documentazione che il costruttore Otis invierà ad Atac preliminarmente allo svolgimento delle verifiche di Ustif. Atac, una volta ricevuta da Otis la documentazione necessaria, la invierà a Ustif per procedere alla verifiche richieste".

Metro Roma, il Ministero smentisce Atac

Il comunicato del Mit

"Con diverse e ripetute comunicazioni e sollecitazioni, l'ultima delle quali inviata ancora il 12 aprile, sia la direzione generale competente del Mit sia l'Ustif stesso hanno richiesto ai responsabili di esercizio di Atac una dichiarazione sul rispetto dell'attuazione delle attività manutentive previste e ‘la verifica delle manutenzioni eseguite al fine di accertare che le stesse siano correttamente compiute'. Ad oggi non è pervenuto né all'Ustif né alla direzione competente del Ministero alcun riscontro da nessun responsabile di esercizio. Documentazioni necessarie e propedeutiche perché l'Ustif possa procedere con le verifiche e le prove funzionali straordinarie sulle scale mobili Otis delle stazioni di Repubblica, Barberini, Spagna e Flaminio, che sono state o saranno richieste. In particolare, per gli impianti ripristinati in seguito ad incidenti, e' necessaria la documentazione inerente tutte le attività di ripristino svolte, in aggiunta a quella relativa alle operazioni previste nel piano manutentivo. Materiale più volte richiesto da questa amministrazione all'azienda capitolina e mai pervenuto. In virtù di ciò non solo questa amministrazione non ha mai dato la propria approvazione alla riapertura delle suddette scale mobili, ma sollecita nuovamente l'azienda a fornire la documentazione richiesta e necessaria per effettuare le verifiche e poter procedere con la riapertura delle stazioni metro".

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