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Mariam, la 18enne di Ostia uccisa da un gruppo di coetanee a Londra: le accuse della famiglia

Sulla morte di Mariam Moustafa, 18enne italiana morta a Londra dopo tre settimane di agonia, è stato aperto un fascicolo dalla procura di Roma. Massacrata da un gruppo di coetanee alla fermata del bus, secondo la famiglia sarebbe già stata aggredita ad agosto.
A cura di Valerio Renzi
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Mariam Moustafa si è spenta dopo più di tre settimane di sofferenza in ospedale. La 18enne italiana di origine egiziana, si era trasferita da Ostia alla periferia di Londra con tutta la famiglia quattro anni fa, in cerca di opportunità. I genitori volevano garantire ai tre figli un'istruzione di alto livello e che crescessero con l'inglese come seconda lingua. Ma Mariam ha incontrato sulla sua strada un branco di coetanee che l'ha picchiata selvaggiamente alla stazione dei bus di Victoria Centre, in Parliament Street. La ragazza si trovava con un amico che però non è riuscita a difenderla dalla brutalità delle coetanee che, per cause ancora da chiarire l'avevano presa di mira.

La polizia inglese sta indagando per rintracciare le responsabili della morte della 18enne, mentre i genitori, la sorella e il fratello minore della ragazza cercano invano di capire come sia stato possibile che la vita di Mariam sia stata spezzata senza un apparente perché. I familiari hanno puntato il dito contro i medici, che avrebbero dimesso la studentessa di ingegneria, senza rendersi conto della gravità della situazione, e contro la polizia che non starebbe facendo tutto il dovuto per trovare le responsabili della morte della loro congiunta. Sull'aggressione poi potrebbe pesare un movente razzista.

Le autorità inglesi hanno fatto appello a chiunque abbia informazioni utili a fornirle alle autorità: al momento non c'è neanche un nome iscritto al registro degli indagati: una 17enne fermata è stata subito rilasciata. È notizia di oggi invece che la procura di Roma ha deciso di aprire un fascicolo sull'omicidio della ragazza. Secondo quanto raccontato dalla mamma la ragazza aveva subito già un'aggressione lo scorso agosto in un parco pubblico.

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