Maniaco sessuale arrestato a Villa Borghese dai poliziotti bikers
È stato identificato e arrestato un maniaco sessuale a villa Borghese. L'uomo si aggirava tra gli alberi e i prati del parco, spiando e spaventando le donne che frequentavano i viali verdi. Passeggiava seminudo tra il Pincio e Piazza di Siena, compiendo atti osceni davanti ad alcune passanti. Una di loro, intimorita dalla presenza dell'uomo, ha allertato i carabinieri del luogo mentre erano impegnati nel servizio di "Villa Sicura". Gli agenti, che avevano già arrestato un altro maniaco a Villa Borghese nei primi giorni di marzo, hanno individuato l'uomo nel giro di pochi minuti, portandolo in commissariato con le loro biciclette. Una scena insolita, ma che nelle ville della Capitale si vede spesso. L'operazione di controllo dell'area verde vicino Piazza del Popolo prevede infatti, oltre agli agenti a cavallo, anche del personale a bordo di alcune "Polo Bike", delle biciclette che agevolano il controllo quotidiano della zona. In questo modo le forze dell'ordine riescono a circolare per tutto il giorno senza problemi, in modo tale da prevenire con maggior velocità i reati predatori, lo spaccio di sostanze stupefacenti o eventuali segnalazioni di furti o aggressioni.
I risultati dei poliziotti "bikers"
Non c'è solo l'arresto di un maniaco nel successo di questa operazione di pattugliamento. Nell'ultima settimana gli agenti "bikers" hanno controllato circa 45 persone e ispezionato una trentina di vetture, scongiurando la diffusione di sostanze stupefacenti con l'arresto di vari spacciatori. Nei primi giorni di marzo le forze dell'ordine in bicicletta hanno ritrovato un bambino di 8 anni dato per disperso. La segnalazione dei genitori ha fatto scattare le operazioni con le "Polo Bike", gli agenti si sono divisi e hanno iniziato a perlustrare l'intera area verde. Per fortuna, dopo varie ricerche, hanno ritrovato il bambino, riconsegnandolo ai genitori. Non solo spaccio e maniaci, ma i poliziotti in bici si resero protagonisti questo gennaio del ritrovamento di un crocefisso dorato all'interno della stessa Villa Borghese. L'oggetto, rubato e ritrovato in un borsone, venne riconsegnato al parroco della parrocchia di San Clemente.