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Maltempo: Roma si sveglia sotto la pioggia, un’altra giornata di allerta mentre si contano i danni

Perdurerà per tutta la giornata di oggi l’allerta meteo emanata dalla Protezione Civile. Temprali all’alba nella capitale, mentre in città e in tutta la regione si contano di anni del maltempo. La situazione più critica sul litorale, dove oggi in diversi comuni le scuole sono rimaste chiuse, e nel Viterbese per l’esondazione dei fiumi Marta, Mignone e Fiora.
A cura di Redazione Roma
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Roma si è svegliata anche questa mattina sotto un violento temporale all'alba, a cui è seguita una schiarita, ma non vi fate ingannare: nuove precipitazioni sono attese nell'arco della giornata di oggi, lunedì 18 novembre. Le previsioni meteorologiche sono impietose: dopo dieci giorni di maltempo continuerà a piovere almeno fino a mercoledì. Mentre mezza Italia è in ginocchio, anche a Roma e dintorni si contano i danni. Decine gli alberi e i rami caduti ancora nella giornata di ieri, a causa del forte vento, con raffiche che hanno toccato i cento chilometri orari nelle zone più esposte. Il cimitero del Verano riaprirà solo nella giornata di domani, chiuse le banchine del Tevere per la piena in arrivo, mentre l'allerta della Protezione Civile di livello giallo proseguirà per tutta la giornata di oggi. In 48 ore i vigili del fuoco hanno fatto sapere di aver risposto a circa 500 chiamate.

I danni più gravi sul litorale: oggi scuole chiuse in molti comuni

Ma è il litorale, in particolare a Nord di Roma, dove si registra la situazione più critica. Danni ingenti nei comuni di Santa Marinella, Tarquinia e Montalto di Castro dove le scuole oggi rimarranno chiuse. Scuole chiuse anche a Pomezia e ad Anagni in provincia di Frosinone. La forte mareggiata di Scirocco ha poi letteralmente fatto sparire le spiagge in molte località di mare, in particolare dove i fenomeni di erosione sono più gravi come a Fregene e Fiumicino.

Emergenza nel Viterbese: esondano i fiumi Marta, Mignone e Fiora

Situazione particolarmente critica in provincia di Viterbo e non solo sul litorale. Nella Tuscia  sono esondanti i fiumi Marta, Mignone e Fiora che hanno invaso coltivazioni e zone abitate con ingenti danni. Il sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci ha fatto sapere di avere attivato "le procedure per la richiesta dello stato di calamità naturale”.

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