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Maltempo a Roma, perché sono caduti così tanti alberi?

Perché moltissimi alberi di Roma non hanno retto al forte vento di queste ore? Il giorno dopo la bufera che ha messo in ginocchio la Capitale e gran parte del Paese, Fanpage.it ha chiesto al presidente di Legambiente Lazio quali sono i molteplici fattori che hanno provocato una pioggia del verde urbano.
A cura di Flavia Grossi
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L'ondata di maltempo che ieri ha investito tutta Italia, non ha risparmiato Roma, flagellata da un vento fortissimo che ha causato la caduta di centinaia di alberi su tutto il territorio, provocando numerosi danni a mezzi, persone e viabilità. Uno degli episodi più rischiosi registrato a Roma ha avuto luogo al Gianicolo, dovo due ragazzi sono stati colpiti da un albero, con il conseguente trasferimento di entrambi all'ospedale. Gli incidenti più gravi, non solo in città, di fatto sono avvenuti proprio a causa di grandi alberi che si sono spezzati come grissini sotto la pressione del vento, ma quali sono le cause o le concause? Il vento era troppo forte o manca una manutenzione ordinaria?

Fanpage.it ha intervistato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, in merito ai molteplici fattori che hanno provocato una pioggia del verde urbano: "Ci sono alberi di struttura debole, come i cipressi e come i pini che hanno avuto difficoltà a reggersi dritti e quindi si sono spezzati a metà e alberi invece di apio spazio radicale e quindi con radici molto profonde, che il più delle volte sono state recise dai lavori in corso, dalle tubature, dal gas, dalla corrente elettrica". Scacchi parte dunque da una prima distinzione nella ricerca di responsabilità: gli alberi che per propria natura, essendo sottili ed alti subiscono gli effetti meccanici del momento e sono dunque più soggetti a spezzarsi in presenza di forze tangenziali come il vento, poi ci sono alberi che subiscono meno queste forze perché di diametro maggiore e più radicati nel terreno, ciò che è vero in entrambi i casi è che reciderne le radici vuol dire indebolirne l'equilibrio e la resistenza al vento. Passeggiando tra le vie romane Scacchi si ferma a osservare un albero abbattuto qualche ora prima dal maltempo e osserva: "Si è reciso proprio il tronco ad altezza uomo, è evidente che c'è stato un cedimento strutturale dell'albero, che sembra anche abbastanza malmesso".

Quello di ieri non era un clima ordinario ma come sottolinea il presidente di Legambiente Lazio: "Bisogna adattarsi perché sarà sempre più ordinario questo clima. Noi dobbiamo adattare il nostro territorio al clima che cambia e farlo significa soprattutto tenere in cura il verde". Scacchi denuncia la mancanza di manutenzione ordinaria del verde urbano: "Se ne è parlato troppo e si è fatto troppo poco evidentemente sulla manutenzione ordinaria. Lo si vede ogni volta che viene giù un temporale oppure un evento ventoso". E' infatti solo con la cura ordinaria che si potranno evitare questi danni, in particolare: "Con le potature, anche con la sostituzione degli alberi – e non il taglio spregiudicato – con specie più adatte al territorio che è cambiato".

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