Magazzinieri in sciopero picchiati dai vigilantes: “Usavano manganelli e taser”

Vigilantes e addetti privati alla sicurezza hanno aggredito i magazzinieri che lavorano per Zara in sciopero da una settimana. I lavoratori, che presidiano il magazzino di Castel Giubileo gestito dall'azienda Faro, hanno denunciato di essere stati picchiati da persone inviate dalla cooperativa di cui sono dipendenti. "Noi siamo qui a proteggere i beni di Zara, tutta la merce di Zara, perché non c'è security e non ce n'era bisogno. Siamo stati qua circa dieci giorni. Ieri arriviamo la mattina e troviamo questi signori che non sappiamo chi sono e perché stanno qua", racconta uno dei magazzinieri. "Ci hanno minacciato, hanno alzato le mani, ci hanno aggredito, hanno utilizzato pistole elettriche, le mani e manganelli",dice ancora mostrando i segni delle ferite alle telecamere di Fanpage.it. "Ci hanno detto che sono stati mandati da Zara, ma non è vero, li ha mandati la proprietà dell'azienda. Siamo circa 60 persone, abbiamo cercato di fargli capire che questo è il nostro posto di lavoro, non lo vogliamo perdere, le nostre richieste all'azienda le abbiamo fatte e stiamo aspettando. Quel giorno lì avevamo un appuntamento con l'azienda e quel giorno, ieri, l'azienda ci manda dei bodyguard che ci picchiano, non sappiamo perché l'hanno fatto", spiega ancora il lavoratore.
Magazzieri picchiati dai vigilantes, ieri la denuncia dei sindacati
Ieri la Cgil aveva denunciato l'aggressione: "Abbiamo purtroppo assistito a una vile aggressione da parte di un gruppo di violenti picchiatori mandati su commissione (non sappiamo da parte di chi, ma lo immaginiamo) nei confronti dei lavoratori del gruppo Faro, in sciopero da diversi giorni per richiedere gli arretrati di molti anni di lavoro straordinario mai pagato". Zara ha preso le distanze dall'azienda che si occupa del magazzino. "Oltre a non pagare regolarmente i salari dei lavoratori sta evidenziando incapacità nella gestione della vertenza secondo le normali regole di ingaggio del confronto sindacale. Queste modalità di repressione di antica memoria non ci spaventano e continueremo ad assistere i lavoratori nella loro lotta. Stiamo valutando di interrompere le relazioni con il gruppo Faro e chiedere la presenza della committente Zara", scrivevano ieri i rappresentanti dei lavoratori.