Mafia Capitale: sequestrata anche la barca di Benito Mussolini
Questa mattina le fiamme gialle della compagnia di Fiumicino, sotto le direttiva della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma, hanno sequestrato beni per 28 milioni di euro a un imprenditore, le cui attività sono legate ad alcune cooperative coinvolte nell'inchiesta "Mondo di Mezzo" su Mafia Capitale. Secondo quanto emerso dalle indagini, gli inquirenti non solo hanno riscontrato la pericolosità sociale dell'uomo, ma anche la sproporzione tra i redditi dichiarati e le sue disponibilità di beni e finanziarie. Una fortuna accumulata in maniera probabilmente in larga parte illecita, grazie all'evasione fiscale e ai fallimenti pilotata. Gli inquirenti hanno individuato finora gli introiti di affitti di appartamenti e ville mai dichiarati per almeno 12,5 milioni di euro, sequestrati così in via cautelativa.
Sequestrata la barca di Benito Mussolini
Tra i beni sequestrati spiccano 32 terreni, svariate società e ben 75 immobili, tra cui negozi e appartamenti, anche di lusso. Alcuni degli immobili erano stati dati in concessione alla "Domus Caritatis" e alle coop di Salvatore Buzzi, tra i principali indagati nell'inchiesta su Mafia Capitale. Congelati dalla guardia di finanza anche partecipazioni societarie. Ma tra l'elenco dei beni sequestrati spiccano, accanto a due auto di lusso, anche due imbarcazioni, tra cui la "Konigin II", che altro non è lo yacht di Benito Mussolini che nel 1935 venne ribattezzata "Fiamma Nera".