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Mafia Capitale, Marino è salvo ma si dimette il segretario generale del Campidoglio

a relazione consegnata dal prefetto Franco Gabrielli al Guardiasigilli Angelino Alfano è dura e severa sullo stato di corruzione dell’amministrazione capitolina, ma su un punto è chiara: non ci sono gli estremi per commissariare il Campidoglio. Ma intanto cade la prima testa il segretario generale del Comune di Roma Liborio Iudicello si dimette.
A cura di Valerio Renzi
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La relazione consegnata dal prefetto Franco Gabrielli al Guardiasigilli Angelino Alfano è dura e severa sullo stato di corruzione dell'amministrazione capitolina, ma su un punto è chiara: non ci sono gli estremi per commissariare il Campidoglio. Anzi, dice di più: con l'arrivo di Marino a Palazzo Senatorio si da una vera e propria discontinuità con il passato, nonostante, come raccontano le cronache giudiziarie, non siano mancati i tentativi (a volte riusciti) di avvicinare esponenti della maggioranza e della giunta da parte di Carminati, Buzzi e co.

Intanto ieri sera la relazione di Gabrielli ha mietuto la prima vittima: si è dimesso il segretario e direttore generale del Comune Liborio Iudicello. Decapitata così la macchina amministrativa del Campidoglio. Marino esprime gratitudine per Iudicello accettandone le dimissioni. A seguire potrebbero essere commissariati addirittura cinque dipartimenti: scuola, lavori pubblici, sociale, ambiente e patrimonio. Il destino del X municipio, Ostia, sembra segnato: scioglimento per mafia e, come prevede la legge, affidamento ad un viceprefetto che potrebbe essere lo stesso assessore alla legalità Alfonso Sabella.

Non è escluso che ha saltare sia anche la testa del presidente del VI Municipio Marco Sciopioni, assediato dal suo stesso partito: secondo Barca molti dei circoli ‘dannosi' si troverebbero nel suo territorio e la vicenda del Roma Capital Summer non è andata giù a molti. Contro di lui anche il commissario del Pd Matteo Orfini, ma Scipioni non sembra avere nessuna intenzione di mollare e annuncia di non accettare dicktat: "La maggioranza in municipio è con me".

Il rischio è che anche se Marino e il consiglio comunale sopravviveranno alla relazione di Gabrielli e alle decisioni di Angelino Alfano, Roma avrà un governo immobilizzato per tre anni. La decapitazione della macchina amministrativa, il Partito democratico ostaggio di sospetti e veleni, il cordone della borsa stretto dal Salva Roma.

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