Mafia Capitale, inizia il processo: alla sbarra l’ex dg di Ama Fiscon
Aggiornamento ore 13.00: i giudici rifiutano il rito abbreviato per l'ex dg di Ama Giovanni Fiscon, che affronterà così il maxi processo che prenderà il via il prossimo 5 novembre. "Riteniamo la posizione di Giovanni Fiscon diversa da quella di tutti gli altri e pertanto volevamo distaccarci dal gruppone, da questa rete che ha catturato tutte queste persone – ha dichiarato l'avvocato di Fiscon Sciullo – Bisogna avere il coraggio e la forza, ma soprattutto la serenità di analizzare e sviscerare le singole posizioni. Noi riteniamo che già questi 26 testimoni potessero fare chiarezza già in questa fase. Ci rendiamo conto che i tempi della giustizia sono diversi e pertanto andremo nella sede fisiologica che è quella dibattimento dove porteremo circa 50 testi per chiarire la posizione di Fiscon".
Inizia con gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato il processo per gli imputati nell'operazione ‘Mondo di Mezzo', che ha scoperchiato il complesso intreccio tra criminalità, economia e politica, conosciuto come mafia capitale.
Alla sbarra l'ex direttore generale di Ama, l'azienda municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti, Giovanni Fiscon assieme ad altre quattro persone. In aula non ci sarà Ignazio Marino a rappresentare il Comune di Roma, costituitosi come parte civile. Il primo cittadino uscente, che ieri si è trattenuto per quattro ore in procura per esporre ai magistrati la sua versione sulla questione degli scontrini, per oggi ha convocato una conferenza stampa per le 12.30 in Campidoglio. In aula a rappresentare il comune è presente l'assessore alla Legalità Alfonso Sabella che ha formalizzato la costituzione in parte civile di Roma Capitale.
Fiscon è accusato di corruzione aggravata: per gli investigatori avrebbe favorito il gruppo economico/criminale di Massimo Carminati e Salvatore Buzzi in cambio di favori e denaro. Una ventina i teste chiamati a testimoniare dalla difesa, tra cui l'attuale presidente di Ama Daniele Fortini e l'ex prefetto Sottile, oltre all'ex sindaco Alemanno e l'ex ad Franco Panzironi, questi ultimi coinvolti nell'inchiesta.
Assieme a quello di Fiscon oggi inizia il processo anche per l'ex responsabile dell'attuazione del Piano Nomadi Emanuela Salvatori, per Emilio Gammuto, vicino al ras della cooperazione Salvatore Buzzi e per Raffaele Bracci e Fabio Gaudenzi, uomini di Massimo Carminati accusati di estorsione ai danni di un imprenditore.
Il prossimo 5 novembre invece inizierà nell'aula bunker del carcere di Rebibbia il maxi processo vero e proprio, che vedrà coinvolti oltre quaranta imputati, con centinaia di teste chiamati a testimoniare. Ma prima il 26 ottobre comincerà il procedimento per gli altri imputati che hanno scelto il rito abbreviato, come l'ex assessore alla Casa della giunta Marino Daniele Ozzimo, l'ex consigliere comunale Mssimo Caprari, per due collaboratori di Luca Odevaine e per altre persone coinvolte a vario titolo nell'inchiesta.
L'assessore all'Ambiente Estella Marino ha sottolineato come la giunta non esprimerà "nessun commento sul lavoro dei magistrati che va avanti e di cui vedremo l'esito, così come del processo. Ciò che noi abbiamo dato al nuovo Cda è l'input di andare sempre a verificare tutte le procedure e gli atti in azienda: molti erano già stati portati in procura dal presidente Fortini e altri dopo dal direttore generale". "Il processo di trasparenza – ha sottolineato ancora Estella Marino che ha partecipato a un convegno europeo sul ciclo dei rifiuti – lo abbiamo portato avanti fin dall'inizio ed ad esempio siamo passati ad oltre l'80% di affidamenti con gara partendo dal 20%. Si tratta di un percorso che produce risultati economici e di efficienza con una sensibile riduzione dei costi".