Mafia Capitale, il Pd chiede 900.000 euro ai 9 iscritti ed eletti indagati: “Danni d’immagine”
Il Partito democratico ha chiesto 900.000 euro di risarcimento per danni d'immagine, ai 9 eletti e militanti iscritti al partito indagati nell'inchiesta ‘Mondo di Mezzo' su Mafia Capitale. "Novecentomila euro per il danno d'immagine causato agli iscritti ed eletti del Partito democratico. Il Pd va oltre i propri rappresentanti politici, si sostanzia in milioni di elettori che danno il voto al Pd per amministrare il bene comune. Per questo è ancora più odioso il comportamento degli iscritti che hanno abusato della fiducia assegnatagli da milioni di persone per interessi propri", così il legale Gianluco Luongo, che rappresenta il Pd come parte civile nel procedimento.
"Il Pd non ha beneficiato di nessuna corruttela – ha precisato Luongo – tutti gli eventi hanno riguardato responsabilità personali di coloro che hanno fatto mercimonio della loro funzione, violando le regole interne che si erano impegnati a rispettare. Da cittadino credo che abbiamo perso un po' tutti. "Emerge uno spaccato di istituzioni allo sbando. Quando si perde il senso di appartenenza ideologica a un partito, ad una istituzione, il risultato è che si sfocia nel mercimonio della funzione".
I 9 iscritti del Pd a cui il loro ex partito chiede 100.000
La richiesta di risarcimento è di centomila euro per ciascuna delle nove persone iscritte al Pd coinvolte. Si tratta dello stesso Salvatore Buzzi e dei suoi collaboratori Emanuela Bugitti, Nadia Cerrito ed Alessandra Garrone. Ci sono poi Mirko Coratti e Pierpaolo Pedetti, ex consiglieri comunali, il sindaco di Sant'Oreste Sergio Menichelli, l'ex presidente del X Municipio di Ostia Andrea Tassone e Michele Nacamulli.