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Mafia Capitale, il libro di Buzzi: “Non speculavo su pelle dei poveri rom, meritavo una medaglia”

Salvatore Buzzi, l’imputato principale, insieme a Massimo Carminati nel processo su Mafia Capitale, si è detto deluso dagli esponenti del Pd o dell’allora Sel che, pur conoscendolo molto bene, non lo difesero dalle pesanti accuse a suo carico:  “A provare a difendermi dalle accuse di mafia solo Alemanno e Sgarbi per i politici e per i commentatori Giuliano Ferrara, Massimo Bordin, Paolo Liguori ed il grande Antonio Pennacchi. Tutti gli altri schieratissimi con la tesi della Procura, mentre gli esponenti politici a me vicini, tutti afoni'”.
A cura di Enrico Tata
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Salvatore Buzzi
Salvatore Buzzi

Il prossimo 8 marzo, sempre se l'evento non venga cancellato causa coronavirus, nella sede del Partito radicale è in programma la presentazione del libro di Salvatore Buzzi, uno dei personaggi simbolo, insieme a Massimo Carminati, del processo su Mafia Capitale. Il volume si chiama ‘Se questa è mafia', è pubblicato da Mincione Editore ed è curato da Stefano Liburdi. L'agenzia AdnKronos ne ha anticipato alcuni passaggi. In uno dei più interessanti, per esempio, Buzzi nega di aver "speculato sulla pelle dei poveri nomadi. Niente di più falso. Come più volte ho detto durante il dibattimento, mi aspettavo una medaglia per quel che avevo fatto e certamente tutto pensavo tranne che di essere accusato di questo. Anche per la costruzione e la realizzazione del campo nomadi la Procura non ha contestato nessun capo di accusa".

"Da esponenti Pd a me vicini nessuna difesa"

Buzzi ha ricordato le sue ultime ore prima di venire arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul Mondo di Mezzo: "Mi è capitato di ripensare spesso all'ultimo fine settimana trascorso da libero e mi sono venute in mente sempre le solite cose. Venerdì 28 novembre ero passato al teatro Quirino dove iniziava la conferenza di organizzazione del Pd romano, organizzata dal segretario Lionello Cosentino per rilanciare il partito cittadino che non si trovava proprio in sintonia col Sindaco Marino. Viste le dimensioni occupazionali che ormai aveva raggiunto la cooperativa spesso ricevevo da tanti consiglieri segnalazioni per assunzioni o per l'erogazione di contributi ad associazioni o per lavori di utilità sociale da svolgere senza essere remunerati. È corruzione questa?". Ed è sempre contro il Partito democratico che si scaglia Buzzi: "Un quadro desolante quello del Pd che addirittura si è costituito, con una faccia di bronzo, parte civile contro me e i collaboratori di 29 Giugno iscritti al partito. Forse perché a volte ho pagato gli stipendi degli impiegati della federazione romana? Ho sponsorizzato la campagna elettorale di decine di candidati? O perché ho assunto centinaia di persone segnalate? O perché ho fatto votare alle primarie per eleggere il segretario cittadino, nell'ottobre 2013 ben 220 persone? Eh sì, le famose truppe cammellate che si vedono alle primarie del Pd. Erano in ballo Giuntella, sostenuto dall'area di Bersani contro Cosentino, sostenuto da Bettini e Zingaretti. Io nel mezzo, sollecitato da entrambi e alla fine metto in campo 220 votanti, 140 per Giuntella e 80 per Cosentino". Buzzi si è detto deluso dagli esponenti del Pd o dell'allora Sel che, pur conoscendolo molto bene, non lo difesero dalle pesanti accuse a suo carico:  "A provare a difendermi dalle accuse di mafia solo Alemanno e Sgarbi per i politici e per i commentatori Giuliano Ferrara, Massimo Bordin, Paolo Liguori ed il grande Antonio Pennacchi. Tutti gli altri schieratissimi con la tesi della Procura, mentre gli esponenti politici a me vicini, tutti afoni'".

"Mi sento come calciatore del Latina che affronta il Real Madrid"

"Mi sento come un calciatore del Frosinone o del Latina (per restare nel Lazio) che va a Madrid ad affrontare il Real Madrid in una partita decisiva, con una cornice di pubblico ostile (i media), contro una squadra che dispone di un budget straordinario, con mezzi quasi illimitati (pm). I tuoi pochissimi supporter sono quasi afoni, nessuno li sente mentre, ovviamente, il pubblico del Real plaude sempre e comunque la sua squadra, di certo non contesta l'arbitro che fischia sempre a suo favore", ha scritto ancora Buzzi.

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