Mafia Capitale, dirigente del municipio di Ostia girava con il pass ztl del boss Fasciani
E' tutto scritto nero su bianco nella relazione presentata dal prefetto Gabrielli al ministro dell'Interno Angelino Alfano: Aldo Papalini, ex direttore dell'ufficio tecnico del X Municipio, girava in macchina con un permesso per le aree a traffico limitato intestato al boss Carmine Fasciani, esponente di spicco di uno dei clan che controllano il litorale romano. "Il dottor Papalini è risultato il fulcro di un articolato sistema corruttivo nell'ambito della gestione di numerosi appalti di lavori e concessioni per stabilimenti balneari in favore di società contigue alle associazioni criminali del territorio. – si legge nella relazione del prefetto – Dalla perquisizione eseguita ai danni del citato dirigente è emerso addirittura il possesso del permesso di invalidità per la viabilità in aree a traffico limitato intestato al boss Carmine Fasciani utilizzato dal Papalini sulla propria autovettura".
Aldo Papalini era già stato arrestato il 4 novembre del 2014: per gli inquirenti era lui l'uomo chiave dei clan nelle maglie dell'amministrazione, la gallina dalle uova d'oro in grado di fare e disfare in materia di concessioni balneari, favorendo le società controllate dal clan Spada e Fasciani. In particolare Papalini sarebbe riuscito nel 2012 a far revocare la concessione al Cral delle Poste, per consegnare uno stabilimento balneare nelle mani della Bluedream Srl, società costituita dai clan del litorale appena tre giorni prima della concessione. Alla Bluedream Srl anche lo storico stabilimento Orsa Maggiore. Secondo gli inquirenti Papalini riceveva tangenti tra 40mila e i 60mila euro per oliare a dovere gli ingranaggi, poi i soldi finivano sul conto di una società a lui intestata grazie ad un sistema di false fatturazioni e poi ritirati da un uomo di fiducia.