Mafia Capitale, chiuse le indagini: tra i nuovi indagati anche D’Ausilio e Vincenzi del Pd
Concluse le indagini per 28 persone coinvolte nell'inchiesta su Mafia Capitale. Alcuni sono nomi noti come Salvatore Buzzi, ras delle cooperative, Luca Odevaine, membro del coordinamento nazionale sull’accoglienza per i richiedenti asilo, ed Eguenio Patanè, ex consigliere regionale del Pd. Altri sono sono nuovi: tra di questi spiccano soprattutto Francesco D'Ausilio, ex capogruppo del Partito democratico in Consiglio Comunale, e Marco Vincenzi, ex capogruppo, sempre del Pd, in consiglio regionale. Tra i reati contestati, a vario titolo, corruzione, turbativa d'asta, rivelazione di segreto d'ufficio e finanziamento illecito ai partiti.
D'Ausilio si era già dimesso da capogruppo e autosospeso dal partito a giugno del 2015, un anno fa. Questo perché compariva in alcune intercettazioni dell'inchiesta sul "Mondo di mezzo". “Dopo una lunga riflessione, ho ritenuto di presentare le mie dimissioni da consigliere di Roma Capitale per tornare al mio lavoro, ai miei studi e alla mia famiglia", aveva comunicato in una nota. Stesso discorso per Marco Vincenzi, anche lui dimissionario a giugno dello scorso anno. Anche lui allora sosteneva di non essere indagato. D'Ausilio sarebbe finito sotto la lente degli investigatori anche per un'altra vicenda, quella degli appalti truccati e delle presunte mazzette consegnate da imprenditori delle coop a funzionari del Comune in merito alla gestione dei campi rom.