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Sciopero a Roma: riscaldamenti di scuole e case di riposo spenti nel giorno della neve

Nella Capitale il giorno lunedì 26 febbraio è previsto uno sciopero dei lavoratori responsabili del servizio di riscaldamento nelle scuole di Roma e nelle case di riposo della Capitale. Proprio in quel giorno è prevista dal meteo una ondata di freddo eccezionale.
A cura di Enrico Tata
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Scuole e case di riposo di Roma al gelo nel giorno più freddo dell'anno? Potrebbe accadere lunedì 26 febbraio, quando secondo i principali siti di previsioni meteorologiche è possibile che nevichi anche a Roma. Nelle aule delle scuole della Capitale la situazione potrebbe essere critica, perché i termosifoni rischiano di rimanere spenti. Questo perché, denuncia la Uilm, Unione italiana lavoratori metalmeccanici, per uno sciopero dei lavoratori che gestiscono il servizio di riscaldamento nelle scuole e nelle case di riposo. "I 60 dipendenti di Engie e Siram coinvolti incroceranno le braccia e si riuniranno in piazza Campidoglio dalle ore 15. Ma il 26 rischia di non essere una data isolata. Le proteste andranno avanti ad oltranza finché non si troverà una soluzione seria che garantisca tutti, lavoratori e utenti", fanno sapere i sindacalisti.

Il rischio che le scuole rimangano al freddo è concreto, spiega la Uilm, "se non si troverà a breve una soluzione al paventato licenziamento dei 60 addetti alla manutenzione del sistema di riscaldamento di circa 1.500 immobili di proprietà comunale adibiti a scuole elementari e medie, centri anziani e case di riposo. La manutenzione è attualmente affidata alle ditte Engie e Siram che però hanno perso il nuovo bando e la Siram aveva già lo scorso dicembre avviato una procedura di licenziamento collettivo. Procedura poi sospesa fino al 26 marzo durante un incontro in Regione. Nel frattempo, i sindacati si erano attivati chiedendo la creazione di un tavolo apposito presso l'Osservatorio di Roma Capitale". "Il tavolo – spiega Maurizio Fiore, sindacalista Uilm, ha concluso i propri lavori il 30 gennaio senza aver trovato alcuna soluzione al problema è per questo che abbiamo deciso di avviare una serie di azioni di protesta a sostegno dei lavoratori che, nonostante la professionalità e l'impegno dimostrati in questi anni, si troveranno a breve senza più un lavoro e quindi senza stipendio".

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