L’ultras della Roma Simone Mastrelli ammette di aver aggredito Sean Cox: condannato a 3 anni e mezzo

L'ultras della Roma Simone Mastrelli si è dichiarato colpevole e ha ammesso di aver aggredito il tifoso del Liverpool Sean Cox, rimasto ferito prima della partita di Champions League tra Roma e Liverpool del 24 aprile scorso. Il romanista è stato condannato a tre anni di reclusione dai giudici della corte di Preston. È stato accertato che Cox, 53enne irlandese, era andato a Liverpool per vedere il match insieme al fratello. Si è trovato per caso in mezzo agli scontri tra tifosi giallorossi e supporter inglesi ed è stato colpito da Mastrelli. Altri due ultras italiani, Filippo Lombardi e Daniele Sciusco, sono stati condannati per gli scontri, ma non per l'aggressione.
Sean Cox, la moglie: "Non tornerà mai come prima"
Questa mattina era presente in aula anche la moglie del tifoso dei Reds. Cox, in seguito all'aggressione, ha subito un grave trauma cranico e le sue condizioni restano tuttora gravi. Per quattro settimane e mezzo rimase ricoverato in un'unità neurologica specializzata del Walton Center di Liverpool dopo gli scontri avvenuti nei pressi di Anfield. All'Indipendent, quotidiano irlandese, a ottobre la moglie di Cox aveva raccontato il suo dramma: "La nostra vita non è più la stessa. Voglio vederlo in faccia, sarò in aula. Sean vede doppio, a volte triplo, non riesce a parlare ma capisce tutto. Ha la parte destra del corpo paralizzata". Cox fu poi trasferito al National Rehabilitation Centre di Dun Laoghaire.