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Luigi Di Maio stoppa la delibera dei consiglieri M5s romani pro Tredicine

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, è intervenuto in prima persona per stoppare una delibera presentata dai consiglieri capitolini del Movimento 5 Stelle che prevedeva l’assegnazione di postazioni fisse (attraverso un bando) ai venditori ambulanti. Le bancarelle, allo stato attuale, cambiano posizione in base a una rotazione.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi e Luigi Di Maio
Virginia Raggi e Luigi Di Maio

Il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio è intervenuto in prima persona per bloccare un provvedimento promosso dalla maggioranza grillina che riguardava gli ambulanti di Roma. La delibera presentata dai consiglieri capitolini del Movimento 5 Stelle e che aveva come primo firmatario Andrea Coia (presidente della Commissione Commercio) proponeva di trasformare i posteggi per le bancarelle, che adesso vengono cambiati tramite rotazione giornaliera, in stalli fissi scelti con un bando. In seguito all'inchiesta della magistratura, che sta verificando la correttezza delle rotazioni degli stalli (con il sospetto che quelli migliori vengano assegnati sempre ai soliti ambulanti, in particolare alla famiglia Tredicine), Coia aveva proposto di trasformare gli stalli in postazioni fisse con un bando riservato ai 1200 operatori accreditati. Una soluzione che non aveva per nulla convinto gli ambulanti: in quel modo, hanno sostenuto, alcuni avrebbero beneficiato per sempre di postazioni in luoghi strategici della Capitale, mentre altri sarebbero stati relegati in stalli periferici e secondari. D'accordo con Di Maio, l'assessore capitolino al Commercio, Carlo Cafarotti, ha annunciato: "La delibera rotazioni deve essere ritirata. Ho convocato i consiglieri: provvedimenti su temi così importanti vanno condivisi in termini di modalità, partecipazione e soprattutto contenuto. Il mio Assessorato è qui per creare lavoro".

Nel 2018 uno screzio tra Coia e l'ex assessore al Commercio Meloni proprio sul ruolo della famiglia Tredicine, famiglia storica di bancarellieri romani, aveva causato le dimissioni di quest'ultimo.

Questa mattina gli ambulanti hanno protestato davanti al Dipartimento Commercio del Campidoglio: "Alcuni operatori, disperati per le nuove regole che impedirebbero loro di continuare a lavorare, sono entrati nel dipartimento, stanno a cavallo del muro di cinta del balcone e hanno anche minacciato di gettarsi", riferisce Alessia Salmoni responsabile commercio su aree pubbliche Uiltucs. Quaranta furgoni hanno bloccato via dei Cerchi.  "Il ritiro della delibera che avrebbe definitivamente ucciso la categoria è una grande vittoria che ridà dignità agli ambulanti", ha riferito all'agenzia Dire, Angelo Pavoncello, vicepresidente di Ana Associazione nazionale ambulanti e candidato alle elezione europee con la Lega.

M5s: "Decisione di ritirare delibera presa di comune accordo"

"Per salvaguardare gli operatori onesti e favorire il dialogo che deve portare necessariamente a legalità e decoro, io, l'assessore e Luigi Di Maio abbiamo deciso il ritiro della delibera di trasformazione delle rotazioni. Il percorso di rinascita di Roma capitale va avanti con democrazia e trasparenza", ha annunciato Coia. Anche Giuliano Pacetti, capogruppo M5s in Campidoglio ha confermato: "La decisione di ritirare la delibera sul commercio ambulante che puntava a trasformare i posti a rotazione in posti fissi è stata presa di comune accordo nel corso di una riunione a cui hanno partecipato alcuni parlamentari, l'assessore Carlo Cafarotti, alcuni esponenti della maggioranza in Campidoglio del M5s e il Presidente della Commissione Commercio, Andrea Coia. È la dimostrazione che la nostra amministrazione e' sempre aperta al confronto. La strada che abbiamo tracciato è chiara: garantiremo il rispetto della legalità tutelando al contempo i posti di lavoro".

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