Lotta per la casa, il movimento blocca via Ripetta: tafferugli con la polizia, attivisti denunciati
Tafferugli e persone denunciate durante la manifestazione dei Movimenti per la casa andata in scena oggi pomeriggio in via Ripetta, a Roma. Circa 100 attivisti del Movimento per il diritto all'abitare oggi, giovedì 7 settembre, sono scesi in strada insieme a diversi cittadini e migranti in via di Ripetta, nel centro storico di Roma: "Manifestiamo perché l'urgenza di utilizzare gli stabili vuoti non può essere più rinviata". Durante l'assemblea pubblica hanno bloccato la strada tentando di occupare un palazzo inutilizzato, confiscato alla mafia. Le richieste dei movimenti sono state ribadite questo pomeriggio in seguito allo sgombero dello stabile abbandonato di via Curtatone , agli scontri di piazza Indipendenza, e vista l'assenza di soluzioni definitive anche per le famiglie allontanate con la forza dal palazzo di via Quintavalle a Cinecittà e attualmente accampate da circa un mese nel sagrato della chiesa dei XII Apostoli in piazza Santi Apostoli.
Tafferugli tra manifestanti e polizia
"Abbiamo scelto questa strada perché qui davanti c'è un palazzo sequestrato alla mafia, ad oggi inutilizzato. Chiediamo case per tutti", hanno detto i manifestanti. Gli attivisti hanno montato una tenda al centro della strada e hanno protestato con bandiere e striscioni. Su uno si legge: "La nostra colpa è la povertà". Al grido "mai più senza casa" e "casa ai poveri" hanno bloccato la strada. Sul posto le forze dell'ordine in tenuta anti sommossa e con blindati. Inizialmente i manifestanti si sono radunati in piazza Augusto Imperatore per dirigersi poi in via di Ripetta. In seguito hanno tentato di entrare nell’Accademia delle Belle Arti, ma sono stati fermati dall'intervento della polizia e dei carabinieri e quindi si sono spostati davanti all’ex ospedale San Giacomo e allo stabile disabitato.
Le tensioni con le forze dell'ordine sarebbero iniziate quando ai manifestanti, che avevano chiesto di fare un corteo fino a piazza Venezia, è stato negato il permesso. Gli attivisti avrebbero quindi iniziato a fare resistenza, dando vita a un parapiglia con la polizia. Tutti i manifestanti sono stati identificati. Per loro dovrebbe scattare una denuncia per manifestazione non autorizzata e anche una contravvenzione di 2.500 euro per blocco stradale.