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Licenziati 140 meccanici Corpa: bus Atac senza più manutenzione, rischio collasso

Nessuna soluzione per i 140 meccanici Corpa licenziati e che garantivano il servizio di manutenzione dei bus Atac su strada. E ora il parco mezzi già vecchio e malandato del trasporto pubblico nella capitale rischia il collasso.
A cura di Valerio Renzi
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Da mezzanotte e un minuto di venerdì 9 marzo i bus Atac non hanno più personale addetto alla manutenzione in strada pronto ad entrare in azione per permettere ai mezzi di finire la corsa o rientrare in deposito. Senza preavviso, contravvenendo alle regole contrattuali, la Corpa ha licenziato 140 manutentori che lavoravano per conto di Atac da 15 anni, ovvero da quando questo tipo di attività è stata esternalizzata. Era stata promessa una proroga di sei mesi, ma non non si è trovata l'intesa tra Atac e Corpa, così ora i problemi sono due: da una parte 140 famiglie che si sono trovate senza più uno stipendio da un giorno all'altro, e dall'altra il già vecchio e malandato parco mezzi di Atac che rischia di collassare, con un inevitabile peggioramento della qualità servizio del trasporto pubblico nella capitale.

"Questi lavoratori si occupano di un numero di interventi notevole, garantendo che i mezzi che si guastano possano nel più breve tempo possibile di proseguire il servizio e garantire la linea. Il parco macchine è vecchio, le condizioni delle strade di Roma sono quelle che conosciamo, quindi si rendono necessari interventi meccanici di continuo", spiega Fabiola Bravi della Federazione romana dell'Usb, che organizza la maggiora parte dei lavoratori Corpa impiegati nel servizio di manutenzione per Atac.

L'azienda del trasporto pubblico romano vorrebbe formare del personale interno e adibirlo a questo intervento. Questo almeno il contenuto di un accordo tra le Rsu aziendali e l'ex ad Mancini che risale al novembre del 2017, ma quel che è certo è che al momento nessuno sta sostituendo i meccanici di Corpa negli interventi che svolgevano. Una sorta di reinternalizzazione che non prevederebbe però nessuna garanzia occupazionale per i lavoratori ad oggi licenziati, eppure lo scorso settembre l'aula Giulio Cesare, all'unanimità, aveva approvato una mozione che impegnava giunta e sindaca a tutelare i livelli occupazionali dei lavoratori di Corpa.

"Abbiamo chiesto al Prefetto di intervenire, perché c'é un blocco del servizio pubblico, e non abbiamo ricevuto risposta. – prosegue l'esponente sindacale – Abbiamo chiesto un incontro urgente all'assessora Linda Meleo e ad Atac per discutere del futuro di questi 14o lavoratori ma nessuno ci ha convocato, così ieri abbiamo manifestato in Campidoglio sotto le finestre del consiglio comunale e abbiamo ottenuto un incontro con alcuni capigruppo, tra cui Enrico Stefàno del Movimento 5 stelle che è anche presidente della commissioni trasporti".

Un incontro da cui la maggioranza è uscita con l'impegno di convocare le parti. I lavoratori licenziati intanto sono pronti a nuove proteste: già lo scorso ottobre si erano arrampicati per quattro giorni e quattro notti sulle impalcature di piazza Santi Apostoli per vedersi corrispondere gli stipendi arretrati e aprire una trattativa sul loro futuro. Un futuro che al momento sembra quanto mai incerto, legato a doppio filo alle scelte di Atac e dalla volontà o meno dell'amministrazione Raggi e della politica di interessarsi alla vicenda, salvando il posto di lavoro di 140 meccanici e garantendo un servizio pubblico migliore agli utenti.

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