Libania Grenot, l’atleta cubana diventata romana per amore che ha trionfato ai Giochi del Mediterraneo
Tra le quattro atlete azzurre che hanno vinto l'oro nella staffetta 4X400 ai Giochi del Mediterraneo 2018 nella giornata di domenica 1 luglio, Libania Grenot è di certo la più famosa. Classe 1983, nata a Santiago di Cuba, dopo il suo matrimonio con un italiano si è trasferita a Roma ottenendo anche la cittadinanza nel nostro Paese. Insieme alle sue compagne di squadra Maria Benedicta Chigbolu, Raphaela Luduko, e Ayomide Folorunso, è arrivata prima con un tempo di 3’03’’5, diventando uno dei simboli dell'Italia anti-Pontida, come sono state definite sui social network nel giorno in cui la Lega e i suoi leader si radunavano a Pontida ribadendo la volontà di chiudere i porti della Penisola all'ingresso degli immigrati. "Prime le italiane", "Realtà 1 – Pontida 0" sono solo alcuni dei tormentoni del web delle ultime ore.
Libania è cubana, nata da mamma Olga, giornalista, e papà Francisco, sindacalista. Comincia a muovere i primi passi nell'atletica piccolissima e nel 2005 partecipa ai Mondiali di Helsinki indossando la maglia rossoblù. Poi la svolta. Nel settembre del 2006 sposa un ragazzo italiano, Silvio Scaffetti, di Casal Palocco, che aveva conosciuto durante le vacanze di Natale dell'anno precedente, e per amore si trasferisce a Roma, lasciando momentaneamente la carriera agonistica. Tre anni più tardi ottiene la cittadinanza italiana, che le apre la strada per il primo miglioramento del record italiano dei 400, da lei portato nel 2009 a 50.30. Dalla fine del 2011 si allena in Florida seguita dal tecnico statunitense Loren Seagrave. Poi nel 2014 arriva la consacrazione internazionale con la vittoria agli Europei di Zurigo, mentre il 27 maggio 2016 è diventata primatista italiana dei 200 metri (22.56) a Tampa, negli Stati Uniti. Ha confermato il titolo continentale nel 2016 ad Amsterdam, prima di partecipare alla sua prima finale olimpica individuale a Rio, seguita dal record italiano in staffetta.