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La madre di Igor, arrestato per aver spinto una donna sotto la metro: “Non è stato lui”

La madre di Igor Trotta, il 47enne arrestato per aver spinto una donna sotto il treno della metro B, si dice sicura che non è stato lui: “Non è mai stato violento – racconta Enia Morra -. Ora ho paura che si ammazzi, da solo non ce la fa”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La mamma di Igor Trotta, il 47enne che ha spinto una donna peruviana sotto il treno della metro B alla stazione Eur Fermi, ne è certa: “Non è mai stato un violento, per me non è stato di certo lui”. Il Corriere della Sera riporta le parole della mamma di Igor, l’uomo che si cura al Centro di igiene mentale del Laurentino 38 e che vive a Spinaceto, insieme alla madre. La badante peruviana Micaela Castro Pizarro, vittima dell’atto dell’uomo, è ancora ricoverata in terapia intensiva al San Camillo e ha perso l’avambraccio sinistro, oltre ad aver riportato numerose fratture.

“Non è mai stato un violento – racconta Enia Morra, madre di Igor – nemmeno con me. Qui ne parlano tutti bene, anche i vicini di casa. L’altro giorno è tornato alle 14, prima era stato al Cim come ogni due settimane per la terapia per le turbe psichiche di cui soffre da quando aveva 19 anni. Sembrava sereno, come sempre, non mi ha detto nulla. Oggi anche la sua psichiatra si è stupita moltissimo di quelle accuse. E lo stesso il padre. Non ci crede nessuno”.

La donna racconta anche di essere andata in stazione, la stessa stazione in cui faceva la pulizia in passato: “Lui da bambino ogni tanto mi veniva a trovare. È come se quella stazione fosse un po’ casa sua”. E aggiunge: “Ho chiesto alla gente in stazione, mi devono dimostrare che sia stato davvero lui, quel video non l’ha visto nessuno. E poi lui non poteva correre, è costretto a camminare piano. È invalido al 90%”.

La donna si sofferma sulla fede del figlio: “Ogni domenica va a San Pietro a sentire l’Angelus, ascolta sempre Radio Maria, visita di continuo chiese e monasteri. Me ne parla in continuazione, prega sempre, affinché guarisca. Spera in un miracolo”. E conclude raccontando l’interrogatorio prima dell’arresto: ““Guardava loro, poi me fisso. Gli ho chiesto: Igor, che hai fatto? È vero? E da venerdì notte non l’ho più visto. Ma per me non è stato di certo lui”. Ora Enia ha paura “che si ammazzi: lui da solo non ce la fa”, dice ancora la madre di Igor intervistata dal Tempo.

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