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La casa editrice vicino a CasaPound esclusa anche dalla Fiera del libro di Roma

Dopo il Salone del Libro di Torino, anche la seconda manifestazione del Paese dedicata all’editoria annuncia l’esclusione della casa editrice vicina al movimento di estrema destra. A renderlo noto Francesco Polacchi che parla di “censura” e comunica come gli organizzatori abbiano rifiutato di concedere uno stand ad Altaforte.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo il caso dell'esclusione dal Salone del Libro di Torino, Altaforte, la casa editrice vicina al movimento di estrema destra CasaPound, è stata esclusa anche dalla Fiera della piccola e media editoria di Roma, Più Libri Più Liberi, che si terrà il prossimo dicembre nella capitale. A renderlo noto Francesco Polacchi, storico dirigente di CasaPound, imprenditore ed editore di Altaforte. Lo scontro attorno al Salone del Libro era nato dalla notizia dellla presentazione del libro intervista "Io sono Matteo Salvini". Dopo l'annullamento degli eventi di molti scrittori e intellettuali, e dopo la presa di parola della Comunità Ebraica di Torino e delle istituzioni locali, era arrivata l'esclusione. Un episodio che ora potrebbe diventare la norma.

Francesco Polacchi: "Noi oggetto di censura"

"Abbiamo fatto iscrizione alla fiera del libro ‘Più libri più liberi', che si terrà a dicembre a Roma, nei giusti tempi proprio per avere la sicurezza di partecipare. Solo tre mesi dopo abbiamo ricevuto una mail che dice che ‘purtroppo non ci sono più stand disponibili' per la nostra casa editrice. – ha spiegato Polacchi all'agenzia AdnKronos – A quel punto abbiamo risposto chiedendo gentilmente l'elenco delle altre case editrici che saranno presenti alla fiera. Ma la risposta è stata negativa: non è possibile averla, quindi non è possibile capire il motivo per cui siamo stati esclusi". Polacchi poi parla di episodi di "censura", e annunciando che anche nel caso l'esclusione fosse confermata "ci presenteremo fuori e lì presenteremo al pubblico i nostri libri".

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