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L’assessore Caudo: “Stadio della Roma e Olimpiadi occasione per la città”

In un’intervista radiofonica l’assessore all’Urbanistica della giunta di Ignazio Marino ha ribadito la centralità dello Stadio della Roma per l’amministrazione e le possibilità che aprirebbe alla città ospitare le Olimpiadi nel 2024.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo le polemiche seguite all'approvazione della delibera sulla realizzazione dello Stadio della Roma a Tor di Valle da parte dell'Assemblea Capitolina lo scorso 22 dicembre, con 29 voti favorevoli, 8 contrari e 3 astenuti, oggi l'assessore all'Urbanistica di Roma Capitale Giovanni Caudo è tornato a rilanciare il progetto tanto voluto dal patron giallorosso Pallotta e dal sindaco Marino. Le critichee, che sono arrivate anche dall'interno della maggioranza, si sono incentrate soprattutto sul riconoscimento della "pubblica utilità" dell'opera, contestata da più parti e in maniera trasversale.

Giovanni Caudo ha così ribadito l'interesse pubblico dell'opera in una intervista all'emittente Radio Città Futura: "Noi abbiamo cercato di farlo diventare una cosa utile e importante per la città. Abbiamo chiuso questa prima fase con il passaggio in Assemblea che ha manifestato il pubblico interesse sulla proposta. Adesso possono succede diverse cose. La più probabile è che i proponenti ci presentino i progetti definitivi e quindi si aprirebbe la seconda fase di competenza regionale. Oppure che le condizioni che abbiamo posto sono talmente costrittive per il proponente privato che quindi decide di non procedere ma quest'ultima mi sembrerebbe più difficile". Caudo ha poi ribadito i tempi di costruzione del nuovo stadio: "Per fare l'operazione, lo stadio e le opere connesse, ci vogliono 30 mesi. Dipende da quando ci consegneranno i progetti e quindi da quando si chiuderà questa fase".

L'assessore è poi intervenuto sulla candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2024, sottolineando come possa essere una grande occasione di recupero e rigenerazione della città. "La prospettiva delle Olimpiadi è importante se coglie l'opportunità di presentare un programma, ed è su questo che noi ci stiamo orientando, che riguardi il recupero e la rigenerazione di tutti gli spazi, gli edifici e gli immobili esistenti. La grande differenza di Roma con tutte le altre città che si candideranno è questa: non la capacità di mettere risorse ma un patrimonio storico unico con un appeal mondiale particolarmente alto. Quindi possiamo mettere in campo la città che già c'è e non quella che possiamo costruire". Anche sulla candidatura Olimpica non sono mancate le opinioni critiche, in tanto proprio oggi è arrivato il nome della prima concorrente di Roma: gli Stati Uniti hanno infatti  ufficializzato la candidatura di Boston.

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