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Investite su Corso Francia, l’interrogatorio di Pietro Genovese: “Sono sconvolto e devastato”

“Sono sconvolto e devastato per quello che è successo”, ha detto Pietro Genovese durante il suo interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Roma. Il 20enne è ai domiciliari con l’accusa di duplice omicidio stradale nei confronti di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli.
A cura di Enrico Tata
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Pietro Genovese
Pietro Genovese

"Sono sconvolto e devastato per quello che è successo". Queste le prime parole sull'incidente da parte di Pietro Genovese, figlio del noto regista Paolo, che si trova da qualche giorno agli arresti domiciliari. L'interrogatorio di garanzia del ragazzo è cominciato poco dopo le 14 di oggi negli uffici del gip di Roma a piazzale Clodio ed è durato circa un'ora. Il 20enne è indagato per duplice omicidio stradale nei confronti delle sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, investite su Corso Francia a Roma. Il giovane era accompagnato dall'avvocato Gianluca Tognozzi e l'avvocato Franco Coppi ed è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma Bernadette Nicotra.

"Questa è una tragedia per tutte e tre le famiglie coinvolte. Pietro Genovese non è il killer che è stato descritto e merita rispetto e comprensione come le famiglie delle due ragazze. Il nostro assistito ha risposto alle domande del giudice, ma sul contenuto dell'atto istruttorio manteniamo il più stretto riserbo. Al momento non abbiamo presentato alcuna istanza di attenuazione della misura cautelare. Rifletteremo anche su un possibile ricorso al Riesame", hanno dichiarato i legali Tognozzi e Coppi

Ancora dubbi sulla dinamica dell'incidente

Le due ragazze sono state investite nella notte tra il 21 e il 22 dicembre a Roma dal suv guidato da Genovese. Da chiarire ancora alcuni aspetti della dinamica: le studentesse hanno attraversato con il rosso? Erano sulle strisce? Il semaforo era verde quando l'auto di Genovese è passata? L'incidente poteva essere evitato? Quello che è certo è il risultato degli esami tossicologici sul ragazzo: nel suo sangue sono state trovate tracce di droga, ma non è possibile risalire alla data di assunzione. Non è provato, quindi, che quella notte si sia messo alla guida in condizioni di alterazione da sostanze stupefacenti. Sicuramente, invece, si è messo alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo: il suo tasso alcolemico era infatti di 1,4, tre volte superiore al limite consentito.

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