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Incitò il figlio 17enne a picchiare a morte giovane pachistano: condannato a 21 anni

E’ stato condannato a 21 anni di carcere Massimiliano B., accusato di concorso in omicidio volontario, per aver incitato il figlio a picchiare a morte un 29enne pachistano lo scorso 18 settembre a Torpignattara.
A cura di Valerio Renzi
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Massimiliano Balduccu. è stato condannato oggi a 21 anni di carcere dalla terza Corte d'Assise del tribunale di Roma. L'accusa è quella di concorso in omicidio volontario. Secondo l'accusa sarebbe stato determinante il suo incitamento verso il figlio 17enne, nel farlo colpire a calci e pugni Muhammad Shahzad Kan, cittadino pachistano di 29 anni, morto per strada a seguito delle percosse subite.

I fatti risalgono al 18 settembre del 2014 quando Shahzad camminava in via Lodovico Pavoni a Torpignattara salmodiando alcuni sure del Corano. Da quanto raccontato dai testimoni l'uomo si è affacciato dalla finestra incominciando ad insultarlo, istigando poi il figlio a scendere in strada e picchiarlo. Stramazzato al suolo Shahzad, molto conosciuto nel quartiere e padre di un bimbo piccolo, Balducci ha cominciato e minacciare ed insultare i testimoni.

Secondo il pubblico ministero l'uomo istigò il figlio Daniel che avrebbe agito proprio per non deludere il genitore. "Daglie dù pizze, caccialo via sto deficiente, sto testa di cazzo. Sfondalo, gonfialo", così ordinava al figlio l'uomo condannato oggi in primo grado.

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