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Incidente stradale sul Grande Raccordo Anulare uscita Bufalotta: morto il neurologo Paolo Rossi

Il neurologo Paolo Rossi è morto nel terribile incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio sul Grande Raccordo Anulare di Roma all’uscita Bufalotta, che ha coinvolto la sua auto e un furgone. Il medico è deceduto durante il trasporto in ospedale. L’altro conducente, gravissimo, lotta tra la vita e la morte.
A cura di Alessia Rabbai
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Paolo Rossi (Foto di Fondazione Istituto Neurologico Casimiro Mondino
Paolo Rossi (Foto di Fondazione Istituto Neurologico Casimiro Mondino

Lutto nella sanità del Lazio per la scomparsa di Paolo Rossi, neourologo e responsabile del Centro Cefalee dell'Ini di Grottaferrata, morto a seguito del terribile incidente stradale avvenuto intorno alle 16.20 di ieri al chilometro 23.800 del Grande Raccordo Anulare di Roma, all'altezza dell'uscita Bufalotta. A scontrarsi violentemente l'auto guidata dal 51enne e un furgone, in corsia esterna. Entrambi i conducenti sono rimasti feriti gravemente, ma per Paolo Rossi purtroppo non c'è stato nulla da fare. I vigili del fuoco hanno lavorato con una squadra del Comando di Roma, per estrarre i feriti rimasti intrappolati tra le lamiere dei veicoli. Poi, il volo disperato verso l'ospedale in eliambulanza, ma il neurologo è morto durante il tragitto, prima di arrivare al pronto soccorso. Paolo Rossi lascia una moglie e due figlie. Il conducente del furgone, gravissimo, è ricoverato in prognosi riservata e lotta tra la vita e la morte.

Morto il neurologo Paolo Rossi: tanti messaggi di cordoglio

Su Facebook, i colleghi di Paolo Rossi hanno scritto tantissimi messaggi di cordoglio in ricordo di un medico molto conosciuto e stimato, stringendosi al dolore della famiglia. Il Gruppo Cefalee di Pavia lo ricorda "una persona bella e onesta, un amico sincero, un neurologo eccezionale, una mente sopraffina, un uomo con la schiena diritta – si legge in un lungo post pubblicato su Facebook – Uno che andava dritto al punto, che vedeva il senso delle cose, uno che ‘la famiglia viene prima di tutto’, ma che nella famiglia includeva anche i colleghi-amici, una persona gentile nell’animo, rispettosa, che sentivi sempre vicina anche se viveva a Roma. Uno su cui potevi contare, sempre".

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