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Incidente a Roma, fermati i due fuggitivi: presi grazie alla madre

Sono stati fermati e arrestati dalla polizia questa mattina i due ragazzi ricercati in quanto responsabili del gravissimo incidente avvenuto la scorsa settimana di fronte alla fermata della metro Battistini, alla periferia nord di Roma. L’accusa è quella di omicidio volontario per il ragazzo che si trovava al volante per la morte di una donna filippina di 44 anni.
A cura di Valerio Renzi
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Sono stati fermati e arrestati dalla polizia questa mattina i due ragazzi ricercati in quanto responsabili del gravissimo incidente avvenuto la scorsa settimana di fronte alla fermata della metro Battistini, alla periferia nord di Roma. Inseguiti da una volante di polizia i giovani a bordo di una Lybra non si sono fermati all'alt intimato dagli agenti, travolgendo così 9 persone che si trovavano alla fermata dell'autobus, uccidendo una donna filippina di 44 anni. I ricercati fermati sono due fratelli di 17 e 19 anni, e sono stati rintracciati mentre si nascondevano in un campo agricolo nella zona della Massimina. Alla guida dell'auto ci sarebbe stato il 17enne. La sorella dei due indagati ha raccontato come sia stata la madre ha consegnargli alla polizia: "È stata mia madre ad avvertire la polizia dopo aver rintracciato i figli che da 5 giorni si nascondevano in un rifugio tra i cespugli in un campo vicino ad una scuola del quartiere". "Finalmente è finito un incubo. Loro hanno sbagliato e ora è giusto che paghino", ha aggiunto la ragazza.

Presi grazie alla madre

"Questa mattina la madre dei due ragazzi ha indicato un campo, quello della Massimina, dove i due ragazzi potevano trovarsi. A seguito di questa indicazione, e in questi giorni ne abbiamo avute e controllate tante, è stata fatta una perlustrazione e sono stati trovati due ragazzi dentro a un covone che sono usciti subito al nostro arrivo facendosi arrestare senza opporre alcuna resistenza". Cosi Luigi Silipo, capo della squadra mobile durante la conferenza stampa in Questura in merito alle modalità di arresto dei due nomadi per l'incidente di mercoledì a Boccea. Secondo gli invesstigatori sarebbero rimasti sempre a Roma durante i cinque giorni di latitanza. A quanto ricostruito, i ragazzi non avevano soldi nè telefonini. Il diciannovenne, quando è stato bloccato stamattina in un campo agricolo in zona Massimina, aveva una ferita al ginocchio.

I due fermati lasciano la procura, non hanno risposto ai pm

I due ragazzi hanno lasciato la Questura al termine di un interrogatorio iniziato stamattina. I due sono stati portati via in due diverse auto della polizia. Uno dei due giovani si è nascosto il volto con un foglio per non farsi riprendere dalle telecamere e dai fotografi. I due fratelli, Antony e Samuele H., non hanno risposto alle domande dei magistrati. I due, nel corso dell'atto istruttorio svoltosi negli uffici della questura, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande dei pm. "Erano molto provati. Sono scoppiati a piangere quando li abbiamo fermati e sono saliti nelle volanti. Non hanno opposto resistenza. Erano completamente sporchi, con parte pantaloni lacerati, il maggiorenne con una ferita lacerocontusa al ginocchio. Ipotizziamo non abbiano mangiato in questi giorni". Cosi Luigi Silipo capo della squadra mobile durante la conferenza stampa in Questura.

A dare la notizia il ministro degli Interni Angelino Alfano: "Grazie alle indagini scrupolose della Polizia che ringrazio, siamo arrivati all'obiettivo: sono stati arrestati i due rom che sarebbero stati a bordo dell'auto pirata, causa dell'investimento mortale nei giorni scorsi, arrestati dalla Polizia, hanno 17 e di 19 anni, il primo sembra fosse alla guida".

"Mi congratulo con le forze dell'ordine, il Prefetto e il Questore che, lavorando giorno e notte, hanno assicurato alla giustizia i responsabili di tanto dolore, coloro che hanno strappato Corazon Abordo al marito, alle figlie e a tutta la sua famiglia, devastando le loro vite. – ha commentato la notizia dell'arresto il sindaco di Roma Ignazio Marino – Rinnovo il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari e a tutti gli altri feriti: persone comuni che rientravano da una giornata di lavoro in un quartiere della nostra città, dove italiani e stranieri vivono fianco a fianco in pace". Marino ha confermato poi che Roma si costituirà parte civile nel procedimento penale contro i giovani al volante dell'auto killer.

Tra una dichiarazione e l'altra sui risultati delle elezioni regionali, il leader della Lega Matteo Salvini su Facebook ha commentato il fermo su Facebook, invocando ancora una volta le ruspe per demolire i campi rom: "Arrestati i due Rom che hanno investito e ucciso una donna. Galera per loro, e per i Campi Rom… Ruspa".

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