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In I Municipio a Roma l’iniziativa per accogliere i migranti: “Aiutiamoli a casa nostra”

“Stiamo raccogliendo la disponibilità di singoli e famiglie ad ospitare temporaneamente in casa rifugiati, richiedenti asilo, titolari di permesso per motivi umanitari, privati dei luoghi di accoglienza, in progetti sostenuti dai promotori e da altre realtà quali Caritas”, così la minisindaca Sabrina Alfonsi.
A cura di Valerio Renzi
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Si chiama "Aiutiamoli a casa nostra" la campagna lanciata dal I Municipio di Roma in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio, il Consiglio Italiano Rifugiati e Refugees Welcome Italia, per accogliere i migranti nelle case dei cittadini che si renderanno un disponibili. Un'iniziativa concreta per superare l'eterna polemica politica su accoglienza e migrazione, e per sperimentare con a partire dal protagonismo delle istituzioni locali e della società civile modelle innovativi di integrazione e di sostegno. La mediazione di associazioni ed enti del terzo settore servirà anche ad accompagnare passo dopo passo migranti e cittadini ospitanti nel loro percorso insieme

"Attraverso questo progetto stiamo raccogliendo la disponibilità di singoli e famiglie ad ospitare temporaneamente in casa rifugiati, richiedenti asilo, titolari di permesso per motivi umanitari, privati dei luoghi di accoglienza, in progetti sostenuti dai promotori e da altre realtà quali Caritas. Lo scopo è di permettergli il proseguimento del loro percorso di inclusione nel nostro Paese", ha spiegato la minisindaca del Partito democratico Sabrina Alfonsi. Per chi avesse intenzione di aderire o volesse solo ricevere informazioni la mail di riferimento è aiutiamoliacasanostra@gmail.com.

Mentre in I Municipio ci si attrezza per raccogliere le domande, il sindaco di Castelnuovo di Porto continua la sua battaglia per fare in modo che molti dei migranti ospiti del Cara in chiusura non siano costretti a lasciare il comune alle porte di Roma o peggio a rimanere da un girono all'altro senza un tetto.. Ieri si è tenuto un vertice in Prefettura per stilare un protocollo grazie al quale potrà iniziare l'accoglienza nelle case di chi si è dato disponibile a sostenere gli ospiti del Cara.

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