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Il vicesindaco Bergamo: “Finanziamenti e semplificazione, così sosteniamo la cultura a Roma”

L’intervista di Fanpage.it al vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma Capitale Luca Bergamo, che ha spiegato gli interventi messi in campo dal Campidoglio per sostenere la difficile ripartenza del mondo dello spettacolo e della cultura, mirati soprattutto ad aiutare i piccoli operatori e le associazioni, ma anche il lavoro di programmazione culturale messo in campo dalle istituzioni culturali pubbliche.
A cura di Valerio Renzi
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Cinema, spettacoli dal vivo, produzioni. Quello della cultura è uno dei settori più colpiti dalla crisi innescata dal coronavirus, l'ultimo a ripartire, al pari del turismo con effetti sul medio e lungo periodo che potrebbero essere drammatici, costringendo operatori pubblici e privati e reinventarsi. A Roma hanno riaperto i musei e le mostre (con ingressi contingentati) e anche le stagioni di importanti istituzioni culturali come l'Auditorium Parco della Musica che proprio ieri ha inaugurato una serie di concerti estivi con Max Gazzè. Protagonista del cartellone ovviamente la musica italiana, con l'assenza come di consueto di grandi ospiti internazionali. Ripartono anche le arene cinematografiche all'aperto, a cominciare da quella del Cinema America a San Cosimato, mentre a giorni saranno pubblicati i risultati del nuovo bando triennale per l'Estate Romana la cui temporalità, causa Covid, è stata prolungata fino alla fine del 2020 per dare maggiore agio ai vincitori di realizzare i programmi presentati.

Segnali importanti certo, ma che non danno conto delle tante rassegne cancellate, dei tanti spettacoli annullati. Per questo è fondamentale un intervento pubblico a sostegno della cultura, in particolare rivolto verso i piccoli operatori, le tante compagnie, le associazioni che vivono di arte dando un contributo importante anche per la coesione sociale di una città come Roma, facendo vivere quartieri periferici lontani dalle luci del centro della città. Ne è convinto il vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma Capitale Luca Bergamo. che a Fanpage.it racconta le scelte dell'amministrazione per sostenere la cultura e in particolare le associazioni e i piccoli operatori in un momento così complicato, grazie a finanziamenti diretti e indiretti, e a interventi di semplificazione per la concessione degli spazi pubblici.

"Abbiamo stanziato 800.000 euro per un bando che consente di ottenere contributi per le spese da all'inizio fino alla fine dell'anno in corso. Consentiamo così a chi svolge un'attività culturale continuativa da almeno due anni di ricevere un finanziamento a fondo perduto per il sostegno di voci come l'affitto, le utenze, il personale, i materiali utilizzati, fino a 20.000 euro che possono coprire fino all'85% delle spese sostenute". Il Bando Programmi sarà aperto dal 6 luglio fino al 31 agosto e le richieste saranno valutate mano a mano che perverranno agli uffici fino al termine delle risorse stanziate, che non è escluso possano aumentare in caso di necessità.

Non solo finanziamenti diretti, ma anche indiretti, come spiega l'assessore: "Una seconda delibera prevede l'eliminazione del pagamento della tassa sull'occupazione di suolo pubblico per le attività commerciali che sono legate allo svolgimento di attività culturali". In poche parole se una rassegna teatrale prevede la presenza di uno spazio di somministrazione di cibo e bevande, questo non paga nulla per l'occupazione del suolo pubblico. Ma anche il ruolo delle istituzioni culturali partecipate dal comune di Roma sta contribuendo alla ripartenza della musica e dello spettacolo dal vivo in città: "Teatri di Roma ha messo in campo una programmazione massiccia, concentrata sui teatri di cintura e ovviamente visti gli spazi aperti sul Teatro India. Il Palazzo delle Esposizioni ha riaperto, in estate ci sarà il pre opening del Macro e subito dopo l'avvio della quadriennale fino alla presentazione alla città del nuovo progetto Macro". In ultimo associazioni e organizzatori potranno rivolgersi direttamente ai municipi per la concessione degli spazi semplificando la procedura.

Durante i mesi del lockdown Bergamo, assieme ai suoi omologhi di importanti città come Firenze e Milano, si è impegnato per il riconoscimento e il sostegno alla difficile situazione dei precari dello spettacolo, che proprio in questi giorni si sono mobilitati manifestando a Roma e con incursioni e prese di parola suoi palchi della ripartenza. "Ci siamo battuti affinché venissero introdotte misure nel decreto Rilancio che riguardassero in particolare modo gli intermittenti dello spettacolo per i quali non c'erano coperture. – spiega Bergamo – Delle misure sono state introdotte ma la loro erogazione è di una lentezza esasperante. Il settore è in grandissima sofferenza, le persone sono in grandissima sofferenza. Noi come la Regione stiamo intervenendo, ma è chiarissimo che la dimensione della crisi non è possibile affrontarla con gli strumenti di cui disponiamo a livello locale, il Governo ha stanziato delle risorse importanti ma non sufficienti".

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