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Il “sistema” di Emanuela Salvatori aveva trasformato i campi rom in una miniera d’oro

Al centro dell’inchiesta su tangenti e corruzione per i lavori di manutenzione nei campi rom della capitale Emanuela Salvatori, già condannata a 4 anni per Mafia Capitale. Sarebbe stata lei al centro della rete di interessi che legava funzionari della pubblica amministrazione e imprenditori.
A cura di Valerio Renzi
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"Al termine della giornata lavorativa si osservava che la Salvatori riprendeva la propria borsa l'apriva, estraeva e poi, apriva il proprio portafoglio e si intratteneva a fissare con lo sguardo per 18 secondi il contenuto dello stesso: all'interno dello stesso vi era una corposa "mazzetta di banconote". È il 16 gennaio 2014 e le immagini descritte nell'ordinanza del tribunale che ha portato a ben 9 arresti per corruzione, sono riprese da alcune telecamere installate nell'ufficio di Emanuela Salvatori, funzionaria del comune di Roma a capo dell'Area Inclusione sociale dell'ufficio Rom, Sinti e Camminanti del Dipartimento Politiche Sociali e della Salute.

Emanuela Salvatori, classe 1957, laureatasi farmacista fa poi carriera nella pubblica amministrazione. Già coinvolta nell'inchiesta su Mafia Capitale, ha chiesto il rito abbreviato venendo condannata a 4 anni di carcere. Il marito ha diversi studi di odontoiatria già avviati, sulla carta non avrebbe certo bisogno di denaro, eppure sembra lei al centro di un vasto sistema di corruzione che aveva trasformato i lavori di manutenzione nei campi rom in una miniera d'oro.

C'è lei al centro della rete che aveva trasformato i lavori all'interno dei campi rom in un vero e proprio business: preventivi gonfiati e mazzette per i funzionari pubblici in grado di fare pressione per lo sblocco delle risorse e l'approvazione degli affidamenti diretti per lavori urgenti. L'inchiesta ha documentato, grazie a intercettazioni ambientali e Roberto Chierici, imprenditore a capo delle coop "Saro" e "Ralam" 9 passaggi di denaro tra Chierici e Salvatori tra il 17 dicembre 2013 e il 5 marzo 2014. A beneficiarne anche il braccio destro della funzionaria, Alessandra Morgillo, che ottiene anche l'assunzione della figlia tramite Chierici. E se c'é bisogno di oliare una funzionario troppo ligio ai controlli ecco che arriva un prezioso collier pagato dallo stesso imprenditore che ormai era di casa negli uffici del comune.

Ma Emanuela Salvatori non si limita secondo le carte degli inquirenti a intascare denaro, a fare pressioni e a velocizzare i tempi di pagamento. È lei stessa che consiglia a Chierici come gonfiare un preventivo e farlo approvare in quanto intervento urgente al villaggio attrezzato "Cesare Lombroso", non preoccupandosi se per stessa affermazione dell'imprenditore il lavoro svolto è assolutamente precario, tanto da durare "solo tre o quattro giorni":

Salvatori: "Oh meno male, perché erano centro persone tutte ammassate a litigare…"

Chierici: Adesso Roberto li ha sistemati, il V dipartimento li ha sistemati… per tre quattro giorni, finché tiene il cavo che c'ho messo, perché purtroppo li c'è un corto sul cavo generale

Subito dopo l'ammissione di aver fatto un lavoro solo temporaneo i due si organizzano per i nuovi interventi, e arriva la promessa dell'imprenditore:

Chierici: "Poi ci saranno delle gratificazioni per te capito

Salvatori: "L'importante che le cose le facciamo bene… come sempre precise"

Evidentemente bene per le loro tasche più che per gli abitanti dei campi rom. Salvatori e Morgillo, in caso di difficoltà, tengono apposite riunioni con l'imprenditori, in modo da rimuovere ostacoli, burocratici e sistemare loro stesse preventivi e carte in modo da farli approvare:

Salvatori: "Purtroppo quello che noi facciamo è una cosa, quello che invece deve risultare è un'altra deve risultare bonifica"

Chierici: "Eh"

S: "Bonifica con formulari"

C: "Con formulari esatto, con formulari allegati"

S: "Di tutta l'area interessata all'impianto, che poi io la richiesta e impianto elettrico, qua c'è scritto impianto idrico"

In un'altra conversazione Emanuela Salvatori spiega a Fiamma Sesto come funziona il sistema:

Salvatori: "Così ogni volta che capita una cosa del genere, ci stanno dei lavori, tu considera che se noi dovessimo fare dei lavori, io dovrei incaricare un geometra, un ingegnere e questo ci porta via tempo…. e dovremmo avere i soldi sulla voce economica lavori"

Sesto: "Ho capito"

Salvatori: "Invece noi i soldi ce li mettono sulla voce economica bonifiche, per chi cui quando tu dettagli i lavori, la cdi fra dei lavori deve sempre essere inferiore a quella delle bonifiche

Sesto: "Si"

Salvatori: "Il 60% delle bonifiche e quelle altre lavoro"

Sesto: "Si, si come al solito"

Salvaotri: "E poi il dettaglio tieni a mente, come te li tieni fuse li tiene lei, che non può cambiare, adesso costa na cosa perché quella va riconfrontare che ne so tu gli hai messo il laccio di guaina a un prezzo. Quella poi và a rivede il prezzo, capito, quindi…"

Sesto: "Ho capito"

Salvatori: "Cerchiamo di essere più furbi di lei sennò ci incarta" (ndr il riferimento è a Maria Letizia Santarelli responsabile del Servizio Ragioneria"

Ma non basta: la cricca gonfia avrebbe anche gonfiato i preventivi per l'installazione dei bagni chimici nei campi attrezzati e per i rom accolti all'ex Fiera di Roma. A finire nei guai in questo caso è Loris Talone, titolare della società Tailorsan, che grazie ai buoni uffici di Emanuela Salvatori riesce a far approvare un preventivo di 120.000 euro, molto superiore al tariffario standard per l'installazione, l'affitto e l'igienizzazione dei bagni chimici. La presunta corruzione in questo caso passa anche per la consegna dei più classici cesti natalizi, per Emanuela Salvatori ma anche per altri funzionari, per buoni benzina e denaro.

Ma la ragioneria si accorge che qualcosa non va e rimanda indietro il preventivo, allora Emanuela Salvatori si attiva per risolvere la situazione:

Salvatori: "Non lo so forse ce l'avrò io. Questa lettera praticamente, deve avere la stessa cosa della determina dirigenziale, perché lei qua che c'ha scritto: ‘Si prega di chiarire i nuovi conteggi dal momento che la spesa è comunque diversa da quella normalmente impegnata per la Tailorsan"

Mauro (collaboratore Talone): "No, lei ti dice: ‘perché il costo mensile?'. Che fai?"

S: "…'inoltre occorre modificare l'accettazione', quindi adesso noi ‘sta cosa la rivediamo un attimo…"

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