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Il ritorno dell’arcinemica della sindaca, Roberta Lombardi attacca Virginia Raggi: “Costernata per Roma”

Roberta Lombardi, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle ed ex candidata alle Regionali, ha attaccato la sindaca Virginia Raggi: “Dopo 3 anni di giunta Raggi io vivo in uno stato personale di costernazione per la mia città. Bisogna fare un’operazione verità. In un audio rubato Raggi con molta sincerità ha detto: questa città è fuori controllo. Mi conforta il fatto che anche il sindaco se ne renda completamente conto. Però bisogna ammetterlo anche al di fuori di una registrazione rubata e spiegarne i motivi”.
A cura di Enrico Tata
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Virginia Raggi e Roberta Lombardi
Virginia Raggi e Roberta Lombardi

L'ennesimo attacco alla giunta guidata da Virginia Raggi arriva da colei che, in teoria, dovrebbe esserle amica: Roberta Lombardi, esponente del Movimento 5 Stelle, ex candidata alla presidenza della Regione Lazio sconfitta da Nicola Zingaretti. Che Raggi e Lombardi siano state e siano ancora rivali non è un mistero. Non è la prima volta, infatti, che la prima capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle attacca la sindaca della Capitale. Questa volta, però, l'affondo è totale: Lombardi non ha risparmiato critiche alla prima cittadina e si dice "personalmente costernata per la mia città" dopo tre anni di amministrazione pentastellata. "Bisogna fare un’operazione verità. Quando tempo fa uscirono sull’Espresso alcuni audio rubati alla sindaca Raggi in colloqui con Ama, ci sono stati dei momenti in cui Raggi con molta sincerità ha detto: questa città è fuori controllo. Mi conforta il fatto che anche il sindaco se ne renda completamente conto. Però bisogna ammetterlo anche al di fuori di una registrazione rubata e spiegarne i motivi. Non possiamo essere sempre definiti come incapaci noi del Movimento 5 Stelle", spiega Lombardi ai microfoni di Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Per la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle "lo sforzo deve essere fatto per dire: questo è il lavoro che stiamo facendo, questi sono gli ostacoli che troviamo, romani capitelo. Non basta dire: stiamo lavorando, abbiamo sgomberato le villette dei Casamonica. Abbiamo bisogno anche di non vedere i cassonetti stracolmi, il verde curato".

Sui rifiuti: "Siamo in un momento in cui il Comune non sa dove portarli"

In queste ore Roma è invasa dai rifiuti, un problema che, ha ammesso Lombardi, "non si risolve dall’oggi al domani". Dopo la chiusura di Malagrotta, la Capitale non ha più una discarica, "ma bisognava trovare una soluzione alternativa per 1 milione e 700mila tonnellate di rifiuti all’anno. Questo non è stato fatto da Comune e Regione. Ci troviamo una gestione del differenziato basato su 4 impianti, di cui uno andato a fuoco e due sono di proprietà di Cerroni. Già era una struttura che non si reggeva prima, perché si basava tutto su una buca che non esiste più e su 4 impianti, che ora sono 3. Questi tre sono soggetti a periodiche manutenzioni. Siamo in un momento in cui il Comune non sa dove andare a conferire l’immondizia. Andare a parlare in questo momento di una nuova discarica sarebbe comunque una soluzione tampone. In Regione sono state approvate le linee guida del nuovo piano rifiuti regionali e c’è un Comune che sta arrancando perché non sappiamo dove andare a portare questa immondizia". La sindaca Raggi, anche ieri, ha detto di essere contraria alla costruzione di una nuova discarica e quindi contro l'ipotesi di un nuovo impianto a Pian dell'Olmo. La prima cittadina ha detto di volere, ha ricordato Lombardi, "un ciclo di rifiuti dove il rifiuto diventi una ricchezza, però ci vuole tempo. E allora tutti, a partire dalla Regione, devono fare uno sforzo per gestire il periodo di transizione".

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