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Il giallo della scomparsa di Stefano e Giancarlo: “Vittime delle messe nere”

Giancarlo Chialastri e Stefano Scuderi sono scomparsi nella zona tra Cave e Palestrina, in provincia di Roma a distanza di due mesi l’uno dall’altro. Il timore dei parenti: “Vittime di riti oscuri nelle campagne laziali”. Entrambi sono in cura al centro di igiene mentale.
A cura di Angela Marino
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"Abbiamo paura, tutti sappiamo cosa succede qui nelle messe nere". Così la sorella di Stefano Scuderi, l'uomo scomparso da Cave (Roma), lo scorso 9 marzo ai microfoni di Chi l'ha visto?. Nel servizio in onda nella puntata del 15 marzo, la scomparsa del 54enne è stata collegata a quella di un vicino di casa, Giancarlo Chialastri, di 46, anche lui, come Scuderi, in cura al centro di salute mentale, psichicamente fragile.

Il calendario delle messe nere

Entrambi, per i parenti di Scuderi, potrebbero essere stati vittima di oscuri rituali che ancora si celebrano nelle campagne laziali. Uno scenario inquietante che non trova alcun riscontro investigativo, ma del quale i familiari sembrano convinti, tanto da dichiarare che anche i carabinieri e il vescovo ne sono a conoscenza, pur non riuscendo a contrastarle. Nel corso del servizio gli inviati hanno mostrato anche un calendario delle messe nere di cui sarebbero venuti in possesso.

Due casi analoghi

Più concreto il legame dei disturbi psichiatrici dei quali tutti e due gli uomini soffrono, tanto da dover ricorrere alle cure del CIM, centro igiene mentale, di Palestrina. A sparire per primo è stato Giancarlo Chialastri, 46 anni. L'uomo ha fatto perdere le sue tracce dopo aver ritirato la pensione alle Poste. Prima di spegnersi il suo cellulare ha agganciato un ripetitore nei boschi di Palestrina. Nove mesi dopo, Stefano Scuderi, 54 anni, è scomparso da Palestrina. Un amico è andato a trovarlo e ha trovato la porta di casa, dove aveva lasciato il cellulare, aperta e l’abitazione sottosopra. Anche la sua auto è stata trovata aperta. Per entrambi il timore resta che qualcuno possa essersi approfittato delle loro condizioni di fragilità.

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