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Il comandante della Polizia Locale: “Esclusi da test sierologici della Regione Lazio, vergogna”

Il comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Antonio Di Maggio, ha attaccato la giunta regionale per non aver menzionato il corpo dei vigili urbani nella delibera in merito ai 300mila test sierologici che saranno effettuati su sanitari e forze dell’ordine. “Non esiterò a destinare parte della mia pensione per far eseguire tutti i test necessari agli agenti”.
A cura di Natascia Grbic
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Il comandante dei vigili urbani Antonio Di Maggio
Il comandante dei vigili urbani Antonio Di Maggio
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"Se questo e' veramente il contenuto della delibera di Giunta regionale approvata oggi in merito alle indicazioni sui test sierologici, dove non è stato inserito alcun riferimento alla Polizia Locale, la ritengo una cosa vergognosa". È un affondo durissimo quello del comandante della polizia locale di Roma Capitale, Antonio Di Maggio, riguardo all'approvazione della delibera della giunta della Regione Lazio in merito ai 300mila test sierologici che saranno effettuati su operatori sanitari e forze dell'ordine. "È da un anno che lavoro senza percepire alcun compenso e non esiterò a destinare parte della mia pensione per far eseguire tutti i test necessari agli appartenenti al Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale presso laboratori o strutture private".

I 300mila test sierologici per sanitari e forze dell'ordine

Nella nota diramata dalla Regione Lazio, si dice che saranno sottoposti a test sierologici gli operatori sanitari e le forze dell'ordine, al fine di verificare se il virus sia circolato in certi ambienti. Si tratta di un esame che verrà effettuato su base volontaria e che non garantisce ‘patente di immunità'. Viene poi specificato che l'esame è rivolto a "Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria, Esercito ‘Strade Sicure', Guardia di Finanza e Guardia Costiera". Non sono in effetti menzionati gli agenti di Polizia Locale, motivo per il quale il comandante Antonio di Maggio ha deciso di attaccare la giunta regionale.

La replica della Regione Lazio

"Come già reso noto dal 18 Aprile, la Regione Lazio sta predisponendo un protocollo con Anci Lazio e Upi Lazio affinché i Comuni e Province, a spese della Regione e nel rispetto delle necessarie indicazioni sanitarie, effettuino i test sierologici a tutti i componenti dei corpi di Polizia locale e provinciale della Regione Lazio. Nella certezza che Roma Capitale riesca a mettere da parte le dinamiche burocratiche, come ben sa l'assessore competente, il piano prevede il pieno coinvolgimento della giunta Raggi".

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