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Il Cinema America va avanti ma senza molti dei film in cartellone: “Impedite proiezioni gratuite”

Ieri la prima delle “non proiezioni” con Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo e Matilde Gioli, intervistati da Michela Murgia. Non si ferma lo scontro che vede opposti da una parte Anica e Anec, dall’altra una serie di associazioni che fanno proiezioni gratuite di film capeggiate dal Cinema America.
A cura di Redazione Roma
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Non si ferma lo scontro che vede opposti da una parte Anica e Anec, dall'altra una serie di associazioni che fanno proiezioni gratuite di film capeggiate dal Cinema America di Roma. Dopo la visita della Guardia di Finanza negli uffici dell'Anica, a seguito di un esposto all'autorità Antitrust presentato dai ragazzi dell'America, la situazione non è cambiata: non avranno la possibilità di proiettare ad esempio i film in cartellone di Bong Joon-ho, Francis Ford Coppola, Kathryn Bigelow, Sergio Leone, Stanley Kubrick, Joel ed Ethan Coen, Steven Spielberg, John Landis, Tim Burton, Tod Browning, Cristopher Nolan, così come sono state annullate le maratone di Harry Potter e del Signore degli Anelli.

Sul palco saliranno gli ospiti chiamati a presentare le pellicole, ma dopo l'incontro con scrittori, registi, attori, giornalisti sarà proiettata ‘La corazzata Potëmkin' nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Il capolavoro del cinema muto di Ėjzenštejn diventa così il simbolo dello scontro in atto e come gesto "di resistenza culturale". "Anche questa settimana siamo riusciti a conquistare la possibilità di proiettare quasi tutte le sere, con l'enorme dispiacere di avere un ospite internazionale come Jan-Ole Gerster e un regista italiano come Giovanni Veronesi che non potranno vedere proiettati i loro film. A loro va tutta la nostra gratitudine per avere tuttavia deciso di venire comunque in Piazza a incontrare il pubblico e parlare con tutti voi", si legge in una nota dei Ragazzi del Cinema America. Ieri la prima delle non proiezioni con Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo e Matilde Gioli, intervistati da Michela Murgia.

"Un’iniziativa come il Cinema in piazza cambia la natura dei quartieri. Qualcuno ha deciso che questa cosa dà fastidio. L’atto di questi registi e attori è forte e simbolico: oggi sono andati contro una parte della filiera, che gli chiede di non partecipare. Hanno deciso di fregarsene e di venire lo stesso", ha spiegato Murgia dal palco introducendo l'incontro. A nulla è servita anche la visita del premier Giuseppe Conte alla serata inaugurale: i film sono ancora "bloccati".

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